La Batusa

AFFITTASI POINT

Spiffero padano: pare che Massimo Polledri – che non ha ancora annunciato la sua candidatura per il Parlamento nelle fila della Lega Nord – abbia già affittato un locale in via Calzolai per trasformarlo nel suo point. Se fate uno più uno…

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Il point è il salotto buono della politica. Ci sono i manifesti, ci sono le caramelle alla menta, ci sono le spille con la faccia sorridente del candidato e volontari gentili che distribuiscono volantini. Nei point elettorali c’è un clima sereno, telefonano e ridono tutti. Ultimamente i più famosi sono stati quelli di Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi in Largo Battisi, a pochi metri uno dall’altro. Prima c’erano quelli di Paolo Dosi (in via Cavour) e Andrea Paparo (sul Corso), quartier generale dei due candidati sindaci. Passate le elezioni comunali e le primarie del Partito Democratico, o Pd, sono passati anche i point. Ne restano pochissimi e sono i point “permanenti”: quello di Paola De Micheli, per esempio (che sorge nello stesso posto di quello di Bersani e che in vetrina ha esposto un cartello con scritto “grazie” agli elettori). Oppure quello di Andrea Pollastri (Popolo della Libertà, o Pdl) in via Calzolai. Ecco, proprio accanto al point di Pollastri ci sarebbe un locale libero che proprio in questi giorni avrebbe trovato un nuovo affittuario: l’onorevole Massimo Polledri. Si dice che Polledri – che non ha ancora annunciato la sua candidatura per il Parlamento nelle fila della Lega Nord – abbia affittato il locale di via Calzolai accanto a quello di Pollastri per adibirlo a point per la propria campagna elettorale. Se così fosse sarebbe semplice fare uno più uno: Polledri col point, Polledri candidato al Parlamento. Ma è uno spiffero, e come tutti gli spifferi il condizionale è obbligatorio.

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