La fidanzata vi ha lasciato? Ma è fantastico! Cancellate le foto, andare al bar e fatevi un Tiki. Non sapete che cos’è un Tiki? Ve lo spiega Nereo, il nostro buongustaio in doppiopetto.
TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI
Ho controllato bene sul dizionario: “poliedrico” è relativo al poliedro (solido geometrico), poi sta anche per: che presenta molteplici aspetti tutti degni di considerazione. E a mio parare il locale Via Veneto 82, in via Veneto 82, è il più poliedrico della città. E ora vi spiego il perché. Qui i fratelli Scaglia passano venti ore su ventiquattro da oltre vent’anni; ci sono arresti domiciliari molto meno impegnativi, ma in fondo è questo il sacrificio necessario per il grande lusso di trasformare la propria passione in mestiere. E infatti, senza passione non ci sarebbero risultati. Fate mentre locale: quanti bar in città hanno la stessa gestione da oltre vent’anni? Si contano sulle dita di una mano. All’esterno del locale, uno dei pochi in città che d’estate permette di sedere anche all’aperto, c’è una bella lavagnona a prova di asino con il menu del giorno. Un menu vero e proprio che cambia spesso e volentieri perché questo posto, pur essendo un bar, hai il cuoco. Cosa rarissima… Infatti ci vado più volte nella pausa pranzo e trovo tutti piatti espressi, cucinati e in linea con la stagione. La prima volta mi faccio zuppa di farro con crostini, densa e vera. La seconda volta la mia passione: cotoletta alla milanese. E la conferma che non provenga da una busta sottovuoto ce l’hai dal “tum tum tum” proveniente dalla cucina quando il cuoco le tira delle natte per batterla. La terza volta piacevolissima sorpresa: piccola di cavallo di assoluta qualità. La ricetta piacentina un po’ brodosa servita in “basola” di terracotta che ne mantiene la temperatura fino all’ora della merenda. E poi, sempre raro per un bar, sfornano loro una focaccia deliziosa, bassa, croccante e giustamente salata solo in superficie. Tortelli, pisarei, diversi primi a base di pesce e per chi spacca le balle con la dieta, insalate. Ottima quella al salmone finalmente presentata come si deve e non in un unico intraducibile grumo di ingredienti come molti velocemente la riducono. Buoni anche i dessert, soprattutto le crostate.
Sotto sera, il locale è preso d’assalto per gli aperitivi, dove un ricco buffet sfama i soliti cafoni da assalto con piattino di plastica, offrendo una discreta carta di vini piacenti e non. Ma ecco che arriviamo alla parte innovativa: i Tiki! Cosa sono i Tiki? Voi non sapete cosa sono i Tiki? Vergogna! Ve lo dice ora uno che l’ha scoperto solo ieri… Tanto colore, frutta esotica, ombrellini decorativi e tutto ciò che può ricordare e far pensare alle isole del Pacifico e alle spiagge cristalline della Polinesia, tutto questo è ciò che occorre per realizzare degli ottimi Tiki cocktail. C’è da capire però cosa si intende esattamente con il termine Tiki. I Tiki sono delle raffigurazioni di divinità polinesiane realizzate con legno o pietra intagliate. Questo termine fu poi adottato, nell’America degli anni Trenta, per indicare più genericamente lo stile polinesiano, hawaiiano ed esotico caraibico. Il Tiki divenne una vera e propria corrente di pensiero, dall’arredamento, all’oggettistica, ai vestiti fino alla realizzazione dei cocktail, tutto ad immagine e somiglianza della vita delle isole pacifiche. Le basi sono sempre con succo “vero” di qualche frutto esotico, con aggiunta di altri sapori e alcolici. E qui in Via Veneto 82, cribbio, li fanno! Prezzi giusti. Parcheggio facile. Cesso pulito. Vale un giro… Al prossimo boccone.
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