Pare che Seta abbia presentato il conto alla Provincia: un milione e 100mila euro da sborsare alla nuova azienda di trasporto pubblico. Se così fosse, Trespidi dovrebbe allargare di molto le maglie del suo bilancio. 

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Tempi di vacche magre e pullman di linea. Pare che Seta, la nuova azienda di trasporto pubblico, abbia presentato il conto alla Provincia. E non ci sarebbe da stare allegri. Terminato il bonus che la Regione si era impegnata a versare al momento della fusione tra le varie aziende di trasporto pubblico dell’Emilia Romagna, che nel 2010 hanno dato vita a Seta, tocca ora agli enti proprietari delle stesse aziende mettere mano al portafogli. E sarebbero dolori. Alla Provincia di Piacenza, infatti, sarebbe arrivato un conto pari a un milione e 100mila euro, frutto della moltiplicazione tra i chilometri di competenza e il famoso coefficiente 0,30 a chilometro stabilito all’atto della stipula della fusione. Se così fosse, sarebbe un vero rompicapo per il presidente Massimo Trespidi, che dovrebbe allargare di molto le maglie del bilancio del suo ente, oppure rivalersi – come previsto – sui singoli comuni. Un bivio di non facile soluzione, considerando da un lato che ci troviamo in piena campagna elettorale e fare questa comunicazione ai comuni certo non gioverebbe all’immagine della Provincia, mentre dall’altro il bilancio dell’ente di via Garibaldi ha già patito gli esborsi effettuati al momento della fusione.

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