UN IDRAULICO IN PARLAMENTO

Direttori di supermercati, farmacisti, marescialli dei carabinieri: sono i potenziali onorevoli della porta accanto, i piacentini politicamente sconosciuti che hanno deciso di candidarsi anche se sanno benissimo che le loro speranze di diventare deputati sono praticamente nulle. Questo è il loro momento di gloria prima di tornare alla normalità. Ecco la prima puntata di “Meteore”, la nostra piccola inchiesta sui piacentini dimenticati.

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TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

Il più curioso è l’idraulico leghista. Ha le orecchie a sventola, porta gli occhiali e il fazzoletto verde al collo. Si chiama Claudio Faccini, ha 54 anni, è sposato e ha due figlie. “La vera società civile siamo noi. Anche se siamo un partito. Siamo dappertutto e abbiamo un programma. Gli altri non lo hanno”. Faccini è un idraulico convinto. Di giorno cambia tubi e aggiusta caldaie, alla sera assiste alle tribune politiche per tenersi informato: non si sa mai che diventi un idraulico deputato. Lui è uno dei tanti candidati piacentini sconosciuti ai più, uno dei tanti politici “non famosi” che hanno deciso di mettersi in lista per le elezioni del 24 e 25 febbraio. Loro non sono mai sui giornali, non vanno neppure su Telelibertà e sanno benissimo che le loro speranze di trovare un posto in Parlamento sono praticamente nulle. Sono meteore della politica, passano da astri nascenti a stelle cadenti nel giro di un mese per poi tornare nell’anonimato di una vita normale, lontano da interviste e appelli al voto. Piacenza24 ha intervistato alcuni dei piacentini in lista partito per partito. Ci sono i top player come Tommaso Foti e Paola De Micheli, ma quelli li conoscono tutti, sono già stati deputati e hanno una lunga e brillante carriera politica alle spalle. La cosa più interessante è scoprire chi sono gli altri, quelli che in questi giorni stanno avendo il loro piccolo momento di gloria prima tornare a occuparsi esclusivamente del proprio lavoro. Sono avvocati, studenti, architetti, farmacisti, marescialli. Tutti potenziali deputati della porta accanto.
Come Eduardo De Luca, 41 anni, laureato in informatica e studente di Scienze Politiche candidato col Movimento 5 stelle. O come il compagno di lista Giovanni Corda, 48 anni, farmacista con la passione per la storia contemporanea. Nella lista di Monti c’è Giuliana Rapacioli, 40 anni di carriera da medico alle spalle, che dice di essere scesa in campo per dare speranza e futuro ai giovani – mica tanto originale, ma ormai oggi non s’inventa più niente. Con Fratelli d’Italia c’è l’ingegner Paolo Targon, mentre nella lista di Oscar Giannino, Fare per fermare il declino, c’è Katia Santussi, 39 anni, prima volta in politica dopo una laurea alla Bocconi e un impiego in una multinazionale biomedica. Con lei c’è l’avvocato Daniele Fontana, classe 1981, che specifica di non aver mai avuto a che fare con la politica attiva prima di oggi (niente male cominciare da una candidatura per il Parlamento). Nell’Udc di Pierferdinando Casini ci sono tre onorevoli meteore: Donatella Amici, 51 anni, revisore legale dei conti; Lijerka Marianovic, nata in Bosnia ma “italiana di adozione”, mediatrice interculturale; Piero Sasso, 52 anni, maresciallo dei carabinieri. Nel Centro Democratico c’è Fabrizio Faimali, 46 anni, direttore di un supermercato che si è buttato in politica perché crede che “Piacenza vada valorizzata”. Auguri. Anche nel Partito Democratico, oltre ai big De Micheli e Bergonzi, c’è una piacentina sconosciuta a livello politico: è Giorgia Buscarini, 31 anni, assistente sociale. Nella Lega Nod, oltre all’onorevole idraulico, c’è Elena Ghioni, segretaria in un istituto di Monticelli, “della famigerata classe ’52”. Si dice martoriata dalla riforma Fornero e vorrebbe cambiare le cose. Questi sono alcuni dei piacentini che, tra i 72 candidati provenienti dalla nostra città, sanno che probabilmente non diventeranno onorevoli, ma ci hanno provato lo stesso. Chissà, le abbiamo viste tutte. Magari vedremo anche un idraulico in Parlamento.

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