La Batusa

BUONA LA PRIMA

Qualcuno ha scritto che la musica non è il nostro forte (in effetti pensavamo che Marta sui Tubi fosse una cantante con strane fantasie erotiche), ma ieri abbiamo seguito con attenzione l’esibizione sanremese di Peter Cincotti, il nostro nuovo idolo. Beh, La Felicità sembra una canzone degli Aristogatti.

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Qualcuno ha scritto che la musica non è il nostro forte. Lo abbiamo detto noi per primi che non ci capiamo niente, ma abbiamo comunque il diritto di avere un idolo sanremese che non sia Maurizio Crozza. Voi avrete Modugno e Ron, noi abbiamo Peter Cincotti, cantautore statunitense con la nonna di Ferriere che abbiamo scoperto ieri grazie a Libertà. Vi avevamo promesso che avremmo seguito con attenzione la sua esibizione sul palco dell’Ariston in coppia con Simona Molinari, e così abbiamo fatto, anche se abbiamo dovuto rinunciare alla partita della Juve. Peter si è presentato col ciuffo che vi avevamo descritto ieri (vedere per leggere), era in abito scuro e ha accompagnato magnificamente Simona al pianoforte. La canzone è allegra, molto jazz, sembra un pezzo degli Aristogatti. La Felicità – questo per chi non lo sapesse è il titolo della canzone in gara – è divertente, ritmata, ti fa venire voglia di ballare. Anche il testo è molto profondo: “Ah la felicità, ah la felicità, ah la felicità, non ricordo più che sapore ha la felicità!”. Molto meglio della Felicità di Albano. Peter canta in inglese, Simona in italiano, si guardano negli occhi e duettano alla grande durante le strofe più intense e significative, quelle che fanno riflettere: “Ah la felicità, oh la felicità, ah la felicità, perché senza di te non so più che cos’è la felicità!”. Francamente – parlando sempre da ignoranti – è una delle canzoni migliori ascoltate ieri (tra l’altro siamo rimasti molto delusi quando abbiamo scoperto che Marta sui Tubi è un gruppo e non una cantante con strane fantasie erotiche). Siamo sicuri che Peter darà grande soddisfazione ai cittadini di Ferriere, che ieri sera saranno rimasti incollati alla tivù a fare il tifo per il loro concittadino di New York. Quindi buona la prima. Ora non ci resta che seguirlo fino in fondo e sperare che la giuria di Sanremo capisca di musica più di noi.