I seguaci di Reggi iniziano a spazientirsi: da una quindicina di giorni Roberto non aggiorna il suo profilo di Facebook e soprattutto non dice la sua sull’esito delle elezioni. I fan lo bollano e lo stuzzicano: “Toc toc, ci sei?”.

Nell’angolo di Roberto iniziano a spazientirsi. Da una quindicina di giorni Reggi non aggiorna la sua bacheca di Facebook. Non è mai stato spam – nel senso che non ha mai postato cinquanta cose al giorno sul suo profilo o sui profili altrui – ma scriveva qualcosa quasi tutti i giorni, che fosse un invito a seguirlo su La7 o i punti salienti di una sua intervista all’Unità. Nel periodo delle primarie del Partito Democratico Reggi aveva abituato bene i suoi seguaci di Facebook e Twitter coi resoconti dei suoi incontri coi renziani e con foto di lui e Matteo Renzi abbracciati. Ma da una quindicina di giorni Roberto non pubblica nulla. L’ultima post risale al 21 febbraio: “La protesta non basta per rilanciare il Paese”, sunto del suo intervento nella sede del Pd di Piacenza. Mancavano tre giorni alle elezioni. Poi è andata come andata, col successone dei grillini e la non vittoria del Pd, per dirla con Bersani. Ma Reggi non ha proferito parola. I suoi amici virtuali si aspettavano una considerazione, un commento, una breve analisi politica per conoscere il suo punto di vista. Niente. Reggi non ha proferito parola. Forse non ha scritto nulla perché si è trattenuto dall’esultare per la non vittoria di Bersani, suo avversario ai tempi delle primarie e quello che in fondo lo ha segato dal Parlamento. Forse Reggi vuole aspettare di vedere che cosa accade per una disamina più precisa. Fatto che sta che nell’angolo di Roberto iniziano a spazientirsi e i suoi fan gli scrivono cose tipo “Reggi, non parli? Noi ti ascolteremmo volentieri…” oppure “toc toc, ci sei ancora?”. Per il momento dall’altra parte non è arrivata alcuna risposta. Magari gli si è solo rotto l’iPad…

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