SOFFIATE

Pare che Tempi sia costretta ad abbandonare la sede di via Taverna per trovare un posticino più modesto e meno costoso. Nel frattempo l’agenzia di trasporto pubblico, a corto di liquidità, avrebbe battuto cassa a Comune e Provincia.

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FOTO: INTERNET

Non c’è pace per Tempi. Costi di fornitura alle stelle, scioperi, neve e adesso anche la sede ballerina. Pare infatti che l’Agenzia piacentina del trasporto pubblico abbia più di un problema di liquidità e che a breve sia costretta ad abbandonare l’esoso affitto di via Taverna per trovarsi un posticino più modesto, adatto ai Tempi di vacche magre (ops!). La cosa preoccuperebbe non poco anche gli ambienti politici piacentini, soprattutto perché l’Agenzia pare abbia battuto cassa ai suoi proprietari, Comune e Provincia, forte di anticipi di denaro che la stessa avrebbe avanzato in passato a coprire le quote che gli Enti locali avrebbero dovuto pagare. Il tutto nasce dalla famosa e famigerata fusione delle società di trasporto pubblico di Piacenza, Modena e Reggio Emilia. Come ormai tutti sanno (insomma, quasi tutti), nei patti di fusione si prevedeva un esborso finanziario degli enti locali proprietari per coprire i debiti pregressi. Ma Piacenza quei soldi non li aveva. Cosa accadde allora secondo i nostri spifferi primaverili? L’agenzia del trasporto pubblico, o come dicevan tutti Tempi, avrebbe anticipato il dovuto (si parla di circa 400mila euro) degli enti locali per permettere la fusione. Oggi che il proprietario di casa di Tempi Agenzia batte cassa per l’affitto, Tempi Agenzia batterebbe cassa con Provincia e Comune per trovare una soluzione per la sede. Qui tutti battono cassa, ma la cassa è vuota. Che cosa accadrà?

scrivania@labatusa.it

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