QUEL MAZZOLIN DI FIORI

Al punto vendita degli alpini ci sono cose curiose, come il bavagliolo della linea “baby alpino” per quei bambini che accompagnano i Plasmon con la grappa morbida e cappellini con la scritta “barcollo ma non mollo”. Se durante l’Adunata volete travestirvi da alpino per avere i vostri tre giorni di gloria su Telelibertà , beh, sul Corso c’è il posto che fa per voi. 

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TESTO: FILIPPO MERLI; FOTOGRAFIE: IDEM

La vera figata è il bavagliolo della linea “baby alpino”. E’ perfetta per quei bambini che accompagnano i Plasmon con la grappa morbida ed è disponibile in due varianti, una per i piccoli alpini e l’altra per le piccole alpine. E’ il principale oggetto  di culto del punto vendita ufficiale dell’Adunata Nazionale, all’inizio del Corso, dov’è possibile trovare il kit del perfetto alpino. Sei un maniaco di protagonismo e vuoi travestirti da alpino per bere molto e per avere i tuoi tre giorni di gloria su Telelibertà? Bene, questo è il posto che fa per te, a cominciare dai berretti con scritto “barcollo ma non mollo” e “pensa al tuo futuro, non fermarti alla terza media” sopra un boccale di birra. Di solito materiale del genere si trova sulla fiere, tra magliette “Versace n’artro litro” e bandane col teschio, ma evidentemente gli alpini si sono modernizzati. Nel point che fu di Bersani oggi c’è un manichino che porta l’elmetto e non fuma il sigaro.

VIRTUTE SIDERUM TENUS
Per fortuna c’è Gaia, una giovane ragazza che non abbiamo fotografato perché ormai conosciamo bene i nostri lettori e sapevamo che sarebbero andati al point a comprare una felpa militare solo per bollarla. “Sto facendo uno stage”, dice Gaia. Uno stage nel point degli alpini. Certamente è più divertente di un’agenzia di viaggi. “Fate pure un giro”. Facciamo un giro, e dopo aver dato un’occhiata all’angolo dedicato alla Protezione Civile troviamo i pile mimetici per quei perdigiorno che si esaltano a prendersi a fucilate con pallini di gomma nel sotf air. Più avanti sono esposti baschi, zaini, marsupi e toppe. Le toppe ricalcano le originali, ci sono quelle storiche e quelle più moderne. C’è quella col teschio con la rosa tra i denti della X Flottiglia Mas e quelle col motto latino “Virtute siderum tenus”, con valore verso le stelle (fare un anno di fughe al liceo classico è servito a qualcosa), che poi è il motto dell’Aeronautica Militare. Gaia ci tiene d’occhio. Noi fotografiamo le tazze da caffè col logo dell’Adunata Nazionale.

AVETE ADOTTATO IL VOSTRO ALPINO?
“Il point – dice Gaia – ha aperto il 16 marzo e da allora sono venute parecchie persone. Chi dà un’occhiata, chi compra qualcosa. E poi ci sono vecchi alpini che hanno perso il cappello e vengono qui per comprarne un altro”. Proprio in quel momento entra un signore con la barba ben curata che si guarda attorno. Forse è uno degli alpini che sono stati adottati dalle famiglie piacentine nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla sezione di Piacenza (a proposito, avete adottato il vostro alpino? Avete accontentato vostro figlio che vi tirava la giacca e vi chiedeva “papà papà, lo prendiamo?”). Il vecchio è molto serio, guarda attentamente una mappa geografica appesa al  muro e scruta le vecchie fotografie, ha un aspetto istituzionale, solenne. Poi compra il cappello col boccale di birra.

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