BARTALI

La bicicletta è la risposta a quelli che andrebbero in macchina anche al cesso. E’ amore, poesia, filosofia. E’ un ideale che si rispecchia nel proprietario, dalla bici comunista scassa e arrugginita a quella da borghese con le tasche di pelle, fino a quella sempre diversa degli zingari.

generale

TESTI: FILIPPO MERLI; FOTOGRAFIE: IDEM

La bicicletta è la risposta a quelli che andrebbero in macchina anche al cesso. Solo chi è sprovvisto di patente sa che cosa rappresenti fino in fondo. Noi della Batusa, che la patente non l’abbiamo presa per una protesta politica, siamo tra questi. La bici è amore, poesia, filosofia, letteratura, come direbbe Massimo Gramellini in uno dei suoi fondi tra Edmondo De Amicis e Candy Candy. Quando ti fottono la bici e ti lasciano solo la catena col lucchetto – la cosa più infame sulla faccia della terra – se ne va una parte di te. Se ne vanno i ricordi e un po’ della tua giovinezza, se ne va l’ottimismo e diventi un nichilista con la borraccia vuota. Ora che le temperature sono accettabili, i piacentini hanno rispolverato la bicicletta. La bici è un ideale, uno stile di vita, e può cambiare a seconda della personalità e delle idee del suo proprietario. Quelli di sinistra hanno una bici vecchia e scassa, gli avvocati hanno una bici con le tasche di pelle, i futuristi hanno il modello col telaio storto, gli zingari ne hanno sempre una diversa. Allora vediamo nel dettaglio quali sono le varie categorie di biciclette che si vedono in giro (abbiamo omesso la bici elettrica perché quella non è una bici, è un aggeggio infernale).

LA BICI COMUNISTA

sinistra

E’ vecchia, arrugginita, scassa, proletaria. Ha i freni rotti, le molle che spuntano dal sellino e qualche adesivo di elezioni passate sulle canna. Cigola molto, la catena cade spesso e la dinamo è andata.

 LA BICI BORGHESE

borghese

Ha le borse di pelle in tinta col sellino, i fanali a pile che vanno a intermittenza e i freni a tamburo. La bici borghese è di proprietà di avvocati e notai che a volte la preferiscono alla Jaguar per spostarsi da uno studio legale all’altro.

 LA BICI DA VECCHIO

vecchio

La bici da vecchio si riconosce subito: è quella con una borsina della spesa accartocciata sul portapacchi o sotto al sellino.

 LA BICI DA DONNA

donna

Una volta c’era la Graziella, ma ora le donne hanno ottenuto la loro indipendenza e girano con cestini giganteschi dove mettono la borsetta o lo schnauzer di nome Birillo.

LA BICI COMUNALE

comune

La bici del Comune è messa peggio della bici di sinistra. E’ in fin di vita in qualche punto della città, coi pedali rotti e il manubrio che tira da una parte. La particolarità è il cestino che si ribalta sul manubrio (non chiedeteci perché).

 LA BICI FAMILIARE

familiare

A due comode poltrone, una dietro e una davanti, per trasportare la prole dal doposcuola alla lezione di judo. Lì i bambini possono fare qualunque cosa: mangiare, dormire, ridere o piangere.

 BICI FAMOSE

mistra ok

Una delle bici più famose di Piacenza è quella di Carlo Mistraletti, con le borse nere per riporre la macchina fotografica e il fanalino perfettamente funzionante nel caso non basti il flash.

 LA BICI ACROBATICA

acrobata

Sono quelle senza le leve dei freni, con le ruote piccolissime, la sella altissima e i poggiapiedi accanto alle ruote. Sono adatte per i ragazzini che fanno le evoluzioni sulle scale del liceo Respighi perché non hanno niente di meglio da fare.

 LA BICI FUTURISTA

futurista

Ha il telaio strano, tutto storto, frena quando smetti di pedalare e ha i copertoni molto grandi. Ottima per chi è stanco della solita mountain bike con cambio Shimano o della bici da corsa per sentirsi un po’ Pantani sul Bagnolo. Perfetta anche per chi vuole fare l’alternativo e non può permettersi una Corvette del ’69.

LA BICI DELLO ZINGARO

zingaro

E’ sempre diversa, molto bassa, non ha la canna e per fare il suo dovere deve avere una caratteristica fondamentale: un ampio portapacchi per permettere al nomade di stare in piedi con le mani appoggiate sulle spalle del conducente.

LA BICI PUBBLICITARIA

pubblicità

Ultimamente ce n’è una piuttosto ingombrante sul Corso, ma ce ne sono altre sparse per la città. A queste bici è attaccato un cartello con una freccia che indica la direzione del negozio. Non puoi sbagliare.

LA BICI DELLA BATUSA

batusa

La nostra bici ha il pass stampa per passare sotto le telecamere della Ztl senza prendere la multa, un paio di birre da 66 nell’unica borsa rimasta e una copia del Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald sul portapacchi per fare gli intellettuali quando serve. Ha il coprisella cinese di Tiger e il campanello che si svita, ottimo come antistress quando aspetti che venga il verde al semaforo. Essendo volutamente sprovvisti di patente, la nostra bici ha portato diverse ragazze in camporella grazie al sellino ribaltabile. Ah, se quella canna potesse parlare…

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1 Comment on "BARTALI"

  1. La bici da vecchio si riconosce subito: è quella con una borsina … bidacorsa.wordpress.com

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