ALBERTO TOMBA SUL FACSAL

Quando abbiamo visto due sciatori sul Facsal abbiamo pensato che forse era il caso di smettere con la birra. Poi abbiamo guardato meglio ed effettivamente erano proprio sciatori, con gli sci a rotelle e le bacchette. A quel punto li abbiamo seguiti con la bici e abbiamo fatto un video. 

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=QXIsr5DKJkQ]

TESTO: FILIPPO MERLI; VIDEO: IDEM

Quando abbiamo visto due sciatori sul Facsal abbiamo pensato che forse era il caso di smettere con la birra. Così abbiamo buttato la bottiglia nel cestino e siamo rimasti sulla panchina a rimirare il panorama. A un certo punto abbiamo sentito il tipico rumore che fanno i pattini sull’asfalto, “sarà il solito pattinatore con le protezioni ai gomiti che non ha niente di meglio da fare che andare sui Roller”, poi abbiamo guardato meglio e abbiamo visto che erano di nuovo loro: gli sciatori. Ci siamo nascosti dietro a un albero, come fanno gli Amici del Facsal per spiare quelli che buttano le carte in terra, e li abbiamo osservati per un po’. Erano proprio sciatori. Un tizio sulla quarantina completamente vestito di nero e una ragazzina col caschetto e i guanti senza dita. Avevano gli sci a rotelle e le bacchette. Il tizio impartiva lezioni alla ragazzina. Gesticolava, urlava e mimava i movimenti: “Piega! Adesso! Gira! Così! Frena!”. Lei eseguiva alla lettera, alternando scatti a rapide virate. Forse credevano di essere a Cortina, forse si stavano allenando in vista della prossima stagione sciistica sul Penice, la Cortina dei poveri. Certo vedere due sciatori sul Facsal è piuttosto strano. Anche i vecchi a passeggio col cane e i ciclisti della domenica puntavano lo sguardo verso di loro e si domandavo quale tipo di disciplina sportiva stessero praticando. Dopo qualche ripetuta, il tizio ha detto basta. L’allenamento era finito. “Andiamo a casa”. E noi, che ci stavamo annoiando, abbiamo deciso di seguirli in bicicletta per studiarli più da vicino. Ma erano allenati. Andavano forte e facevano lo slalom tra i passanti. Avevano una sciata sciolta, disinvolta, elegante. Li abbiamo tallonati per un po’, poi ci hanno seminato. Così siamo tornati sulla panchina, col fiatone e senza birra.

Share

Be the first to comment on "ALBERTO TOMBA SUL FACSAL"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi