LA ROVESCIATA DI ISAIA

Aldo Donelli bomber subito. Storia di una giovane promessa del calcio piacentino che ha preso i voti ed è diventato una stella della Clericus Cup, il Mondiale dei sacerdoti. 

Players from the international soccer team of priestly scholars Redemptoris Mater celebrate after winning the Clericus Cup in Rome

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

Sai chi è/ quel giocatore che/
assomiglia al magico Mosè/
Donelli, Aldo Donelli!

Tra Pelé e Mosè c’è bomber Donelli. Piedi buoni, ottima visione di gioco, senso del gol: quando prende palla lui, gli avversari possono solo pregare. Il fatto che bomber Donelli sia un giovane seminarista e che i suoi avversari arrivino dagli istituti pontifici del Vaticano non fa differenza: qui si parla di calcio e bomber Donelli sa ancora come si fa. Classe 1987, Aldo Donelli da Muradolo (Libertà impazzirebbe per avere una notizia così) era una giovane promessa del calcio dilettantistico piacentino. La passione per il pallone è rimasta anche quando ha deciso di prendere i voti e la sua classe esce prepotente quando si gioca la Clericus Cup, una specie di Mondiale riservato a seminaristi e sacerdoti. Siamo andati a leggere le cronache delle partite e da quello che scrive il Gianni Brera del Cupolone, Daniele Trenca, pare proprio che bomber Donelli sia il top player dei Redemptoris Mater, una delle squadre più forti del torneo (detiene il record di tre Clericus Cup vinte). Nei resoconti dal campo Trenca usa espressioni come “il rettore belga del collegio San Paolo si alza dalla panchina e dà indicazioni alla squadra” oppure “ottimo schema neocatecumenale”, e  pare che bomber Donelli vada avanti a suon di triplette. Così, tra “l’attacco asiatico del San Paolo, con un indonesiano e un sacerdote di Timor Est che non sembra parlare la lingua del calcio” e “i sogni della Seleção pontificia che durano solo pochi minuti”, bomber Donelli la butta dentro con ecumenica regolarità. Grazie ai suoi gol i Redentori sono arrivati in semifinale anche quest’anno, ma si sono arresi ai Mater Ecclesiae, che poi hanno perso in finale contro i Martiri americani, trascinati da un 24enne del Missouri studente di Teologia e grande giocatore di frisbee oltre che di calcio. Quest’anno le nazioni rappresentate nel torneo erano 56, per un totale di 355 giocatori tra seminaristi e sacerdoti. In campo si fa sul serio. Qualche anno fa proprio la squadra in cui gioca oggi Donelli fu protagonista di un fatto di cronaca che finì su tutte le prime pagine dei giornali, compresa Repubblica: “Totti fa scuola. Anche, purtroppo, quando sbaglia. Così il cattivo esempio dato dal capitano giallorosso col suo calcione da dietro a Balotelli durante la finale di Coppa Italia, ha già avuto un emulatore. E’ successo ad appena tre giorni dalla sfida dell’Olimpico, addirittura in Vaticano, in una delle partite dei quarti della Clericus Cup (il torneo riservato a sacerdoti e seminaristi), quella fra i campioni in carica della Redemptoris Mater e l’Università Gregoriana. Prima quasi una rissa per un gol fantasma. Poi, alla ripresa del gioco, il tedesco Matias Kugler perde la testa e commette un fallo uguale a quello di Totti su Balotelli, con calcione da dietro, nei confronti di un avversario”. La Clericus Cup val bene una rissa.

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