BANDANE SOSPETTE

Perizomi come cartucciere, improvvisi attacchi d’incontinenza, bigliettini sotto la suola delle scarpe, reggiseni imbottiti, bigini sotto la gonna: la prima prova della Maturità è andata e finalmente da domani gli studenti potranno iniziare a scopiazzare sul serio. 

maturità ok

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

Ci sono perizomi che non si possono dimenticare. Quello di Sara, per esempio. Sara era una ragazza della quinta B, aveva lunghi capelli biondi e non sapeva un cazzo. Mai studiato in vita sua. Non le interessava, aveva altro per la testa. Sara è uscita dalla Maturità con 75 su 100. Alla seconda prova prese il massimo, 15 su 15. Praticamente un miracolo. C’era dietro qualcosa. Anzi, c’era qualcosa sotto la gonna. Alle nostre domande insistenti, “Sara, scusa, come hai fatto?”, lei rispose con un semplice gesto: si abbassò leggermente la gonna e scoprì l’elastico sottile del perizoma completamente ricoperto di bigliettini. Non erano mutande: era una cartucciera. Ovviamente ci innamorammo di lei, poi la vita ci fece prendere strade diverse e tanti saluti (oggi starà con un notaio vedovo, succede sempre così), ma quel perizoma con le radici quadrate resta il ricordo migliore della nostra Maturità. Coraggio ragazzi, la prima prova è andata. Avrete scritto le vostre minchiate sui Paesi emergenti e su Claudio Magris – su Repubblica hanno pubblicato un tweet di uno studente disperato che chiedeva “chi è Magris? E io che mi lamentavo di Montale…”. Ma ormai non è più un problema vostro. Domani c’è la seconda prova, che per gli studenti del Classico potrebbe essere una versione di latino o greco e che per quelli dello Scientifico sarà la solita formula aritmetica da risolvere. Tutta un’altra cosa rispetto al tema. Perché col tema non puoi copiare, ma nella seconda prova potrete scatenare la vostra fantasia.
Oggi, si sa, sequestrano i telefonini, quindi occorrerà tornare ai vecchi metodi, obsoleti ma pur sempre efficaci se applicati nel modo giusto. Quando domani sarete in classe prendetevi cinque minuti e iniziate a osservare i vostri compagni. C’è chi ogni tre secondi accavallerà le gambe e guarderà sotto la suola delle scarpe lamentando di aver pestato una puntina, c’è chi si lamenterà del reggiseno troppo stretto e inizierà a controllare se là dentro è tutto a posto, c’è chi per tutto l’anno ha avuto una prima scarsa e adesso misteriosamente ha due tette incredibili, come se nel reggipetto ci fosse un piccolo dizionario di latino, c’è chi avrà crisi di caldo e solleverà la gonna per scoprire le gambe, c’è chi si presenterà per la prima volta con una bandana e chiederà al prof di tenerla su anche in classe per motivi religiosi, c’è chi fingerà la più bieca incontinenza e andrà al cesso ogni cinque minuti, c’è chi sarà vestito con uno di quei gillet da pescatore con una trentina di tasche, taschine e tascone, c’è chi non vorrà mai staccarsi da una biro sospetta che spaccerà come regalo portafortuna della nonna morta, c’è chi consulterà in maniera compulsiva il dizionario, c’è chi continuerà a guardare l’orologio, c’è chi si limiterà ad annuire e a rispondere con gesti della testa senza aprire la bocca.
Un vecchio motto studentesco dice che copiare alla Maturità è un po’ come evadere le tasse: se sei in gamba, ce la fai. L’importante è mantenere la calma e soprattutto non fidatevi del secchione del primo banco e del cesso della classe, quella con gli occhiali e l’apparecchio ai denti. La Maturità è la loro rivincita, la loro vendetta suprema. Li avete vessati tutto l’anno, avete chiuso lui nell’armadietto e avete preso per il culo lei perché non ha mai limonato in vita sua. Loro hanno aspettato pazientemente la seconda prova e sono pronti a farvela pagare. Se chiederete loro di tradurvi un verbo greco faranno finta di non sentire o vi diranno una cazzata memorabile che da sola vi comprometterà l’esito dell’esame, si rintaneranno dietro i loro astucci dell’Invicta e vi guarderanno ridacchiando. Ricordate, ragazzi: mai dipendere dagli altri. E se siete uomini virili non vergognatevi: in fondo anche David Beckham indossava il perizoma della moglie.

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