SALDI SALDI SALDI

Questa non è New York e qui non siamo a Sex and the City, ma tra poco iniziano i saldi e se seguirete un paio di dritte utili vedrete che troverete qualcosa da comprare anche stavolta. Unica controindicazione: evitate lo stagista dei giornali che non vede l’ora di fare il pezzo sulla crisi.

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FOTO: INTERNET

Che le donne si consolino con lo shopping è risaputo. Quando una storia d’amore finisce, quando al lavoro il capo è insopportabile, le donne chiamano la loro migliore amica e vanno a sputtanare lo stipendio da Zara. Si trovano in centro al pomeriggio, bevono un analcolico perché Piacenza non è New York e questo non è Sex and the City, parlano, sparlano e sperano di concludere qualche buon affare. Beh, care amiche, ci siamo: tra poco iniziano i saldi e qualche negoziante s’è messo avanti coi lavori e ha già iniziato a fare sconti sulla merce in vendita. Finalmente potrete far impazzire la commessa per trovare la taglia e il colore giusto, potrete ammucchiare una decina di vestiti estivi sul tavolo e poi dire “eh, uhm, bah, non mi convincono, grazie, arrivederci”, sfogando la vostra frustrazione sulla povera commerciante che impiegherà mezz’ora della sua vita per ripiegare e riordinare tutto. Ah, i saldi. Dannazione dei mariti e gioia delle redazioni, che anche quest’estate manderanno il solito stagista a fare il pezzo classico, “nessuno compra più niente perché c’è la crisi, commercianti delusi”, con un sacco di quelli che i giornali chiamano “faccini”, vale a dire i primi piani degli intervistati perché d’estate non c’è niente da mettere ma le pagine bisogna riempirle. A proposito: i siti piacentini hanno già dato la notizia dell’inizio dei saldi, previsto per il 6 luglio. PiacenzaSera ha anche dato un paio di consigli utili: “La merce in vendita deve essere dell’anno in corso, e non di stagioni passate”. Quindi se vedete in vetrina una divisa mimetica della seconda guerra mondiale a 39 euro e 90 iniziate pure a insospettirvi, e fate lo stesso se dovessero passarvi per vintage un paio di pantaloni simili a quelli che portava Giovanna d’Arco all’inizio del 1400. Poi: “I prodotti in saldo dovranno indicare sul cartellino il prezzo iniziale, la percentuale di sconto che generalmente, se si tratta di sconti reali, non dovrebbe superare il 50 per cento, e il prezzo finale”. Quindi controllate sempre che la camicetta col pizzo che state comprando non costi 70 euro a prezzo intero e 90 euro nei saldi. Se seguirete queste piccole dritte, vedrete che anche a Piacenza riuscirete a trovare qualcosa che fa per voi. Un’ultima controindicazione che aggiungiamo noi: se vedete arrivare un esserino triste e un po’ gobbo con un blocchetto in mano, scappate più forte che potete. Quello è uno stagista che cerca materiale per il suo pezzo strappalacrime sulla crisi e i negozianti disperati.

scrivania@labatusa.it

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