RONDA SU RONDA

Con l’estate arrivano anche le esibizioni di Daniele Ronda, il cantante col ciuffo più famoso di Piacenza. Tra camicie a quadri e donne innamorate dei suoi giri di do, ecco qualche dritta per sopravvivere ai suoi concerti.

ronda

TESTO: CATERINA MASCARETTI; FOTO: FACEBOOK

I suoi manifesti tappezzano Piacenza e provincia. Il suo sguardo magnetico e un po’ cinghialesco vi squadra da capo a piedi ovunque voi andiate. E’ il cantante simbolo della piacentinità in Italia. E’ lui: Pinino Libè (no, scherziamo, è Daniele Ronda). Tanto cantautore, un po’ “pleiboi” (sì, lo scriviamo così, come la sua canzone), il nostro Elvis ruspante sta girando l’Italia e facendo strage di cuori, a caccia della bella sirena che abita il fiume Po (come, non l’avete ancora vista?). Data tutta questa celebrità, e volendo anche noi trovare questa sirena, abbiamo deciso di avventurarci a uno dei suoi concerti. Ovviamente, se vai a un concerto di Ronda scordati il vestito elegante: fa musica folk, canta in dialetto piacentino, di conseguenza non vestirti come se stessi andando alla prima dell’Aida alla Scala perché rischieresti di sembrare leggermente fuori luogo. Se vuoi far colpo e attirare le invidie di tutti, invece, la camicia scozzese è d’obbligo; per il gentil sesso, poi, si consiglia la gonna: Ronda apprezza e ve lo canta pure: “Voglio una donna con la gonna gonna gonna” (vi ricorda qualcosa?). Un consiglio ai maschietti: evitate di replicare il ciuffo ingellato, non potrete mai competere con quello di Daniele e fareste solo una pessima figura.

CANTA CON L’AUTAN

Bene, ora che il vostro look è a posto potete partire. Scegliete una delle date in provincia e dirigetevi verso qualche piazza o campo sportivo. Consiglio preliminare: munitevi di Autan o altro repellente per zanzare; si sa che in pianura ce ne sono di grandi come elicotteri e se non hai fatto il bagno nel Ddt diventerà impossibile ascoltare una sola canzone perché sarai impegnato a combattere i tuoi nemici aviotrasportati che nemmeno i vietcong e non riuscirai a cantare La Sirena nel Po con Ronda. Quindi, prese anche le giuste precauzioni contro le “ciribigole” (concedetemi il dialetto: è folk), dovrete però far attenzione a un’altra temibile figura che si aggira ai concerti: la fan scatenata. Dunque, avete deciso di godervi il concerto, allora decidete di posizionarvi in un punto strategico abbastanza centrale, non troppo vicino alle casse onde evitare che Ronda vi mandi a casa sordi, ma nemmeno a 4 chilometri dal palco (anche perché vi ritrovereste nel Comune attiguo). Siete lì da cinque minuti ed ecco che arriva la fan scatenata: a lei non va bene che stiate lì, vi passa davanti e se accennate il minimo movimento farà di tutto per frapporsi fra voi e il suo Daniele. Distraetela lanciandole una locandina un po’ più in là e vi lascerà in pace. Adesso che avete il vostro posto, rigorosamente in piedi (è un concerto folk, dovete ballare, divertirvi, interagire), godetevi lo spettacolo. Guardatevi attorno e fatevi una domanda: qual è la percentuale di donne presente? 80 per cento? Serata nella norma. 50 per cento?  Strano, avranno costretto i maschietti ad accompagnarle. 20 per cento? Ma siete sicuri di esser andati a un concerto di Daniele Ronda?

ELVIS DI PROVINCIA

Sì, perché ai concerti di Ronda il gentil sesso regna sovrano. Sarà per il ciuffo un po’ alla Elvis di provincia, sarà per la camicia a quadri, sarà per la barba incolta che fa tanto sexy, sarà per l’aspetto un po’ rude e rustico, sarà per le occhiate che lancia al pubblico, sarà quel che sarà, ma Ronda tira. I maschietti più astuti lo hanno intuito, e ormai, anche se trovano che “Il pendolare” sia una canzone un po’ troppo sdolcinata e che “Cara” loro non la canterebbero nemmeno sotto tortura (“Cara, io sono stato una merda”), si sono aggregati ai concerti con il preciso intento del rimorchio della fan scatenata che non viene minimamente presa in considerazione dal sex symbol di Podenzano. Se avete seguito tutti i nostri consigli potrete godervi in pace le canzoni di Daniele. Scatenatevi, ridete, ballate, entrate nello spirito folk del concerto. D’altronde, se siete lì, a pochi metri dal palco, vuol dire che anche voi “siete venuti per la musica, per la birra per la ragazza bionda con il vestito blu” che magari, se siete fortunati ve la portate pure a casa.

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