ROSSI, GRIGIOROSSI, BIANCOROSSI: TENTONI!

Quando il Piace ha comprato un ex della Cremonese ci è tornato in mente lui, il Rigido, l’uomo più lento del mondo, quello che quando scattava si sentiva un cigolio sinistro e un rumore di ferraglia, quello che quando arrivava sul pallone il custode stava chiudendo i cancelli dello stadio: Andrea Tentoni.

tentoni

FOTO: INTERNET

Dobbiamo ringraziare Giovanni Rossi. Senza Giovanni Rossi non ci sarebbe mai tornato in mente il Rigido. Appena abbiamo letto che il Piacenza aveva comprato un ex giocatore della Cremonese la memoria è tornata alla stagione 1996-97, quando il Piace di Bortolo Mutti acquistò dai cugini Andrea Tentoni. Tentoni è leggenda. E’ il centravanti che scese sulla terra per piantare le sue radici in area di rigore senza muoversi mai più. Tentoni faceva anche la doccia, in area di rigore. Era convinto di essere un centravanti boa (sui giornali li chiamavano così), una prima punta, uno che per nessuna ragione al mondo doveva uscire dal perimetro delineato dal gesso che separa il bomber dal portiere. Alla Cremo aveva funzionato: 132 presenze e 43 gol. Ma quando il Piace lo prese, Bortolo Mutti gli aprì un mondo: “Andrea, ogni tanto a calcio bisogna correre. Non lo sto dicendo io, è il gioco che è così”. Tentoni non ne aveva mai sentito parlare. Era abituato a stare lì ad aspettare il pallone. Corressero gli altri. Andare a prendere la palla non era nelle sue logiche. Però era un professionista e s’adeguò alla nuova vita. Iniziò a muovere un piede dopo l’altro e scoprì con stupore che quando aumentava la velocità della gambe andava più forte anche lui. Tentoni aveva scoperto la corsa. C’era un solo problema: era l’uomo più lento del mondo. Quando lo lanciavano sulla fascia si sentiva un rumore di ferraglia unito a un cigolio sinistro: Tentoni era scattato. Quando raggiungeva il pallone, il custode stava chiudendo i cancelli dello stadio e il parcheggio era deserto. I difensori lo sverniciavano anche se lui era in vantaggio di 80 metri, quando si metteva al volante della sua macchina in città si formava una fila di auto che strombazzavano all’impazzata: era Tentoni che andava ai 20 allora. Se fosse vissuto ai tempi dell’antica Grecia sarebbe stato l’idolo di Esopo, che su di lui avrebbe scritto favole memorabili, tipo “La lepre e Andrea Tentoni”. Mutti, che era un allenatore paziente, lo chiamò a sé: “Andrea, ora sai correre, ottimo, però dovresti arrivare sulla palla prima che la partita sia finita”. Tentoni, che era un professionista, ce la mise tutta, ma riuscì a correre leggermente più veloce solo una volta, quando segnò l’unico gol con la maglia del Piacenza contro il Bologna. Un gol in 31 partite, uno score non certo esaltante e uno scatto proverbiale che gli costarono il soprannome di Rigido. A Piacenza arrivarono altri ex della Cremonese, soprattutto allenatori, tra cui Gigi Simoni (che aveva definito Tentoni “il più forte centravanti d’Italia se si gioca in contropiede” probabilmente dopo tre serate di bevute ininterrotte) e William Viali, attuale mister biancorosso. Ma Tentoni è Tentoni. Dopo la stagione col Piace andrò a Chievo (11 partite, 0 gol), poi al Pescara (3 partite, 0 gol), poi al Rimini (10 partite, 0 gol). Poi decise di chiudere col calcio (0 partite, 0 gol, era rimasto in media). Oggi in piazza a Cremona c’è una statua di Tentoni. Per una strana congiuntura astrale si muove di 0,0000009 millimetri ogni tremila anni. Comunque sempre più mobile di lui.

filippo.merli@labatusa.it

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4 Comments on "ROSSI, GRIGIOROSSI, BIANCOROSSI: TENTONI!"

  1. Il rigido e le sammarinesi | Luglio 9, 2013 at 3:53 pm | Rispondi

    http://www.sanmarinoworld.sm/?id=866&id_n=3372 …. ….sarà rigido anche con la sua squadra???

  2. A volere dirla tutta, però,quando era nella Cremonese ci ha fatto soffrire più di una volta…

  3. Ahahahah, il Rengo! Avrebbe potuto giocare con noi ai tempi dei Rengo
    Boys! Però a Cremona per qualche stagione è sembrato un iradiddio

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