BLOCKBUSTER, PORNAZZI, MAZZE DA GOLF

Un nostro fedele lettore, Nicolò Premoli, professione studente disoccupato, ha fatto un giro alla Fiera dell’Elettronica di Piacenza Expo. Se non ci siete andati, ecco che cosa vi siete persi.

TESTO: NICOLÒ PREMOLI; FOTOGRAFIE: IDEM

Domenica. Le biblioteche cittadine sono chiuse, un esame è appena andato in archivio e il tempo è pessimo. Le alternative sono poche: o accendere il Pc e cliccare ripetutamente il tasto “aggiorna” sulla pagina di Repubblica sperando in un’invasione aliena o uscire di casa e tentare la sorte, sperando che Piacenza possa offrire qualcosa. Qualcosa c’è, nel ridente quartiere di Le Mose, per la precisione: la Fiera
dell’Elettronica. Due telefonate ad altrettanti amici e si sbarca nel padiglione dedicato a made in China, computer impolverati e porno amatoriali. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

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Si parte subito forte con un rivenditore napoletano in possesso dei migliori accessori – ovviamente non originali – disponibili per le consolle Nintendo: ci troviamo di fronte a un improbabile controller della Fony per un’ipotetica consolle Whi, nome che suona quasi come un avvertimento: perché dovreste comprare un prodotto simile?

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In una fiera dedicata all’elettronica non possono mancare strumenti di precisione del calibro di ferri da golf. No, non vi sto prendendo in giro. Avete presente quando il computer non ne vuol sapere di partire o quando il caricamento di Candy Crush è lento? Con questi pratici strumenti potrete dare la giusta spinta al processore mostrando al contempo fermezza e comprensione. Se poi non parte più, pazienza, l’importante è averci provato e aver sfogato le tensioni giornaliere, magari quelle raccolte in coda il venerdì sera da Bosoni.

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Una decina di passi e siamo di fronte a gadget che diventerebbero oggetti di culto tra i Giovani Comunisti di Piacenza (esistono ancora?) e non se finissero nelle trame della grande distribuzione: le cuffie provenienti dalla ex Unione Sovietica marchiate con la Stella Rossa, oggi più vintage che mai. Di fredda e cruda plastica, paiono spaccarsi al solo sguardo mentre la qualità audio è degna di una canzone di Arisa. Avremmo voluto comunque comprarne una cinquantina per lanciare un servizio di “sharing” sul modello di quello delle biciclette creato in città, ma i coltelli esposti nelle vicinanze ci hanno convinto a desistere dall’impresa.

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Sotto la minaccia dei coltelli pensiamo bene di cambiare aria rivivendo una tappa importante della vita piacentina. Emerge da uno scatolone pieno zeppo di pornazzi, film improbabili e album di gruppi finlandesi un dvd di Blockbuster che mai potrà tornare a casa, al negozio di via Colombo. Chissà quanti di voi non hanno restituito una copia presa a noleggio là, dove fra pochi giorni aprirà un nuovo negozio di Bulla. Riflettete sul destino di questo dvd smarrito e pentitevi. Forse se aveste restituito quel film, ora Blockbuster sarebbe ancora al suo posto e il mondo dei film a noleggio non sarebbe esploso in mille pezzi.

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Il pezzo forte della fiera lo troviamo in uno stand dedicato ad un altro genere di prodotti hi-tech: gli occhiali da sole. Qui la commessa (racchia come poche, ve lo posso garantire) ha pensato bene di avvertire possibili clienti molesti, magari ancora in postumi dall’ultimo sabato sera passato al Village. Inutile dire che il cartello di cui sopra era il pezzo migliore dello stand. E che la commessa non avrebbe avuto successo nemmeno con un avventore ubriaco del bar Lux.

foto6Sì, io sono quello con le Converse, comprate a prezzo pieno da Max. L’esperta di moda della Batusa non approverà il mio outfit, ne sono sicuro

Non ci perdiamo d’animo. Qualcosa di buono dovrà pur esserci in mezzo a tonnellate di ciarpame. Dinanzi a noi però si erge una parete di cartongesso con una tenda nera. Ci affacciamo sperando nel miracolo, ma dietro di noi c’è il nulla, il vuoto assoluto.

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L’unica opzione praticabile resta quindi la ritirata, dopo la benedizione della VHS di Padre Pio, naturalmente. Anche questa era finita tra i pornazzi, ma non ci facciamo caso. Il circo acquatico (per la prima volta nella nostra città, dicono i manifesti con una foca appesi in giro) ci attende e potrebbe riservarci decisamente migliori sorprese. Le domeniche piacentine sono davvero emozionanti.

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