NON LO REGGE PIÙ?

SGP Reference: ShootID=2070762 EventID=73064 Date=20-10-12

Dal camper in giro per l’Italia al pullman che porta all’Infrangibile. Ultimamente Roberto Reggi è più “piacentinista” che mai. Il suo nome non compare più su Repubblica ma sull’organo di partito locale, come ai vecchi tempi, quando Roberto era sindaco e prima di tutto veniva la sua città. Poi Reggi ha fatto carriera. E’ salito sul camper di Matteo Renzi e ne è diventato il principale collaboratore durante le primarie del Partito Democratico vinte da Pier Luigi Bersani. In quel periodo Roberto parlava ai giornali nazionali, si sentiva spesso a Radio24 e partecipava ai talk show televisivi. Quando Renzi perse le Primarie era lecito aspettarsi che il suo braccio destro riuscisse comunque a ottenere un posto a Roma, se non altro come riconoscimento per il suo lavoro e per essere stato uno dei primi a credere e a sostenere il sindaco di Firenze. Ma Reggi fu escluso dalle liste del Parlamento. Qualcuno parlò di irriconoscenza da parte di Renzi, altri dissero che Reggi era stato fatto fuori da Bersani dopo la decisione dell’ex sindaco di Piacenza di convertirsi alla Rottamazione. Roberto ci restò male e non andò oltre un messaggio su Facebook: “Cari amici vi ringrazio moltissimo per i commoventi messaggi di solidarietà politica ma soprattutto umana che mi avete mandato su fb, twitter, via mail o sms. La vicenda però non è drammatica perché tutti sono utili e nessuno è indispensabile e in parlamento ci saranno tantissimi amici molto preparati in grado di portare avanti i contenuti innovativi del nostro progetto politico. Dopo essermi leccato le ferite sono pronto a ricominciare la battaglia politica da semplice militante per nulla spaventato ed intimorito, anzi, ancor più convinto della necessità di portare nel Pd un indispensabile rinnovamento nei metodi oltre che nelle idee”.
E’ passato un anno dal camper e dalle primarie, e molto è cambiato, sia a livello nazionale sia in ambito locale. Il sindaco Paolo Dosi, per esempio, dopo aver pubblicamente appoggiato Bersani alle Politiche di febbraio, sembra essere il volto nuovo dei renziani piacentini. E Reggi che cosa fa? Dà il via alla campagna per Renzi segretario del centrosinistra nella sede del Pd di Piacenza e sostiene il renziano Gianluigi Molinari alla corsa per la segreteria del Partito Democratico locale. Ma a livello nazionale? Reggi sarà ancora il braccio destro di Renzi per la campagna elettorale delle primarie del Pd? Oppure il sindaco di Firenze, che rispetto allo scorso anno ha molte più possibilità di vittoria, ha deciso che proprio per questo può fare a meno dell’appoggio di Roberto? A giudicare da quello che ha scritto Claudio Cerasa sul Foglio, pare proprio che Renzi abbia fatto scendere Reggi dal camper: “Un posto d’onore – spiega Cerasa a proposito della nuova squadra del sindaco di Firenze – ce l’ha il segretario regionale dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, da poco nominato coordinatore nazionale della campagna di Matteo Renzi per il congresso. Un ruolo di coordinamento che però ha un peso più dal punto di vista simbolico che dal punto di vista pratico, considerando che l’ex bersaniano Bonaccini alla fine prenderà nei fatti il posto avuto durante l’ultima campagna elettorale da Roberto Reggi”, “il coordinatore della campagna elettorale del 2012, l’ex braccio destro del Rottamatore, il grande watchdog del renzismo, rimasto fuori dalla lista dei parlamentari renziani a inizio anno e oggi tornato, per forza di cose, a fare l’ingegnere nella sua Piacenza”. Secondo Cerasa, che segue da molto vicino le vicissitudini renziane, Reggi fa parte di “un lungo elenco di rottamatori rimasti in qualche modo vittime della loro stessa rottamazione”. Tutti renziani rimasti a bordocamper.

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