QUELLI CHE HALLOWEEN…

TESTO: NICOLÒ PREMOLI; FOTO: INTERNET

hallo

Puntuale come il passaggio all’ora legale, al calare di ottobre oltre alla consueta nebbia, si abbatte sulla città una coltre festaiola arrivata ormai da più di un decennio da oltreoceano. Quella che per tutte le nonne di città e provincia è la “Festa dei Santi”, per Stati Uniti e occidentali di ogni genere è Halloween. Piacenza può fare eccezione? Ve lo state davvero chiedendo? Non tutti i piacentini la pensano allo stesso modo comunque; ecco cosa passa per la testa dei giovani in città.

QUELLI CHE NON GODONO HALLOWEEN

Non tutti amano maschere, vampiri e scope di saggina. C’è infatti chi ripudia con tutto se stesso Halloween e il suo carico di zucche. Spesso fa parte di questa schiera chi, come me, ha passato anni e anni della sua vita vestito da Power Ranger (quello blu, forse il più scarso del lotto) per il fantasmagorico Carnevale del Pierrot. O magari veniva riempito di schiuma sul Facsal dall’amico travestito da pirata e poteva difendersi solo a colpi di stelle filanti causa madri falsamente indigenti. Cercate di capire, o popolo di piccoli Dracula: c’è chi da maschere e affini è rimasto traumatizzato e mal sopporta di passare mezza giornata a preparare un trucco da zombi credibile.

QUELLI CHE ASPETTANO HALLOWEEN DA FERRAGOSTO

Per qualcuno la notte del 31 ottobre assume i connotati dell’irrinunciabile. Spesso chi appartiene a questa schiera pensa al costume già da marzo, appena terminati i bagordi di Carnevale e ricerca con fare sapiente e certosino i migliori sacchi dell’immondizia e le combinazioni più improbabili. Se voleste travestirvi da morte la falce ve la presto volentieri io. Attenti però a non incrociare pattuglie: non si sa mai, potreste incontrare Dosi travestito da Batman per l’occasione.

QUELLI CHE PER HALLOWEEN PERDONO OGNI INIBIZIONE

Siamo di fronte ad un gruppo rappresentato interamente dal genere femminile. Sono infatti molte coloro che considerano erroneamente Halloween la “sagra del tacco a spillo” o meglio l’elogio alla parigina e ritengono, di conseguenza, questa festa l’occasione più consona per sfoggiare outfit da battaglia (volendo utilizzare il gergo maschile) che di certo hanno poco a che fare con la ricorrenza horror statunitense. A farla da padrone sono abiti succinti, tacchi di almeno 15 centimetri e calze sopra il ginocchio (le celeberrime parigine per l’appunto. Volgarmente definite dal popolo maschile “le calze più porno dopo le autoreggenti”) degne del Moulin Rouge. Per la gioia di feticisti e non solo ce ne saranno in giro a tonnellate. Predichiamo comunque prudenza: al secondo cocktail partiranno succhiotti da paura (dopotutto i vampiri non mordevano al collo?). Se avete moglie e figli a carico fareste meglio a dotarvi di ghiaccio abbondante: vi aiuterà ad alleviare l’ematoma post “morso”.

QUELLI CHE CONFONDONO HALLOWEEN CON CARNEVALE

Il confine tra le due festività parrebbe piuttosto marcato. Volendo utilizzare una proporzione di facile comprensione anche a chi è andato nel panico dopo lo sbarco di X e Y nel programma di matematica, potremmo dire “Halloween sta alle streghe e agli zombi come Carnevale
sta a tutte le altre maschere disponibili sul mercato”. Questa proporzione tuttavia non è di facile comprensione al festaiolo o alla festaiola medi che spesso vengono ritrovati barcollanti in via Chiapponi, rispettivamente con felpone del Pro Piacenza e cappello da Alpino o con un paio di orecchie da coniglietta di Playboy.

QUELLI CHE VORREBBERO RIEMPIRE PIAZZA CAVALLI DI ZUCCHE

Ormai la volontà di KT di trasferire la pista di pattinaggio all’ombra del Gotico è ben conosciuta dalle distese di Pontenure fino alle alture di Ottone. Sulla falsariga della interessante proposta dell’assessore mi piacerebbe molto vedere la piazza riempita di zucche di ogni sorta così da rendere più vivace la festa made in Usa e regalare una tonalità arancione, che tanto ha portato fortuna al sindaco, alla pavimentazione appena restaurata. Se consideriamo poi che sui “bricchi” è ancora accesa la querelle tra Ziano e Pecorara per la conquista di un posto a tavola con Bossi e Tremonti di certo questa iniziativa costituirebbe una valida alternativa per le eminenti personalità del Carroccio. Portatevi le posate e una candela che ci divertiamo. Cosa fare dunque la notte di Halloween a Piacenza? Se volete soffocare nella calca e vedere sciolto il vostro trucco da zombie in dieci secondi netti non vi resta che rivolgervi alla benamata Avila che risorgerà dal torpore e sarà pronta ad accogliervi con un party dedicato a teschi e Transilvania. Se preferite una serata più soft ma comunque pepata non vi resta che spalancare le porte di casa ad amici, abbondante Gutturnio e un film da guardare rigorosamente a luci spente. Magari “Nightmare
before Christmas”. Tanto qui a Piacenza il calendario, come il concetto di Halloween, è diventato relativo. Buona Pasqua a voi tutti.

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