I POMPINI DI PIACENZA

TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTOGRAFIE: IDEM

A Piacenza i pompini sono una cosa seria. In tempo di crisi, i pompini sono tornati a essere una risorsa economica per molte massaie attente al bilancio domestico, infatti, purtroppo, non è raro oggi vedere persone in ordinata fila indiana, in attesa del proprio turno. Ebbene sì, persone che con delle grosse taniche si recano come nel passato, presso queste fonti di piacere, per riempirle e portarle a casa. Il più famoso di Piacenza è certamente quello che si può facilmente trovare a tutte le ore sul Pubblico Passeggio; chi almeno una volta, per andare a correre, per farla insieme al cane, per dare un riferimento preciso, non si è dato appuntamento davanti al pompino del Facsall? Lì, tutti riempiono borracce, bevono con la bocca attaccata al ferro, fanno lappare i cani assetati e lavano la bocca dei bambini sporca di cioccolato del gelato comprato al chioschetto poco prima.

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Ma cari piacentini, sappiate che quasi certamente siete passati più e più volte davanti ad altri pompini senza accorgervene, e per sopperire a questa grave mancanza, vi posto qui la mappa dei pompini di Piacenza. Uscite di corsa dall’ospedale e volete sciacquarvi la bocca perché vi ha baciati la vecchia baffuta zia capendo che si avvicina la fine? Ecco, appoggiate le labbra al pompino in via Taverna, angolo via Aperta del Castello.

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Comodissimo il pompino alla fine di via Campagna, infatti può essere utilizzato da chi esce assetato dalla palestra Le Club, e non vuole spendere un euro per la bottiglietta d’acqua, oppure da coloro che devono far visita al vicino obitorio e simulare lacrime per l’improvvisa dipartita di un parente di cui gli fotte nulla. Tanta roba insomma.

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Siete degli sportivoni, vi piace correre e con la musica nelle orecchie, carichi a palla, volete fare come Rocky e spararvi la scalinata della Muntà, come lui faceva con quella del Municipio di Philadelphia? Alla fine trovate un pompino, sia per dissetarvi sia per bagnarvi le ascelle e far credere di aver corso sette chilometri e non settecento metri per poi farvi una birretta sotto il tendone della discordia.

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Ma a Piacenza le possibilità di incappare in un buon pompino sono tante, quindi cerchiamo ancora. Gira che ti rigira, arriviamo ai mitici giardini Margherita e anche qui, ovviamente, un bel pompino per tutte le tasche, per i pendolari della stazione arsi dalla calura estiva, e per gli amanti dei cibi salati etnici, la cui scelta in zona è assai ricca. Peccato che la notte ora inspiegabilmente, i giardini vengano chiusi, altrimenti un piccolo buffet a pochi passi dalla statua della Batusa, era già in programma da tempo.

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Facendo qualche ricerca per questo pezzo di pregio, mi sono accorto che a seguito dei piani per abbellire la nostra città, molti pompini negli ultimi anni sono stati smorzati, come quello in piazzetta Plebiscito o nel simpatico e utile disimpegno alle spalle di via X Giugno. Comunque, ho pensato a voi, così concludo allegando una mappa precisa precisa di dove potete trovare tutti, ma proprio tutti i migliori pompini di Piacenza; ce n’è per tutti i gusti e dato che l’acqua è vita, anche il pompino lo è, nato nell’antichità quando gli acquedotti non giungevano nelle case, oggi i pompini devono essere “preservativizzati”,  magari aprendo un gruppo su Facebook per segnalare malfunzionamenti, usure e precise localizzazioni. Insomma, adotta anche tu un pompino piacentino.

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21 Comments on "I POMPINI DI PIACENZA"

  1. Un pompino ti salva la vita.

  2. un bel buffet con coltellata vicino alla statua della batusa (di notte) 🙂

  3. uno dei più spassosi ricordi professionali che possa vantare riguarda la “ragazza del pompino sul Facsal” e risale a fine anni ’80…
    si presenta in redazione a Libertà una giovane ma non più giovanissima, molto incazzata, chiedendo di parlare con un “capo” dei giornalisti… viene accompagnata dal grande e compianto Gianni Manstretta nell’ufficio in cui in quel momento c’era una piccola riunione redazionale, presenti anche Ludovico Lalatta, Pietro Boglioli, Tiziana Pisati ed il sottoscritto…
    tira fuori un ritaglio del giornale in cui è lei stessa effigiata a corredo di un pezzo sul caldo e la siccità mentre si disseta alla fontanella, pardon, al pompino del Pubblico Passeggio… la dida dice: “una ragazza si difende dalla calura al pompino del Facsal”!
    spiega con tono parecchio alterato che è la quinta volta che viene utilizzata questa sua immagine legandola al “pompino del Facsal” e che questa cosa le ha creato non poche ironie e sfottò … ci chiede di non pubblicarla mai più! Gianni Manstretta la ascolta con attenzione fumando l’immancabile pipa poi le dice, “aspetti un attimo”, esce mentre noi ci interroghiamo con gli sguardi e torna un minuto dopo portando la foto incriminata, gliela consegna dicendo, “gliela regalo, così può star certa che non la pubblicheremo mai più!” (non esisteva ancora archiviazione computerizzata!)
    la giovane se ne va soddisfatta e noi tutti scoppiamo in una poderosa e irrefrenabile risata… avevamo conosciuto “la ragazza del pompino”…

  4. quando ci si intrattiene con persone non piacentine e si suggerisce di andare al “pompino” per dissetarsi dalla calura, sopraggiunge un leggero imbarazzo all’uso così disinvolto di un termine così libertino. A roma li chiamano “nasoni”

  5. Da sganasciarsi dalle risa…

  6. A Milano siamo molto più bacchettoni, da noi si chiamavano le “vedovelle” ………. non ne conosco l’origine, ma le ho sempre sentite chiamare così ….. adesso poi ne sono rimaste pochissime !!!!!

  7. Molto equivoco questo nome, piacentino, di fontanineee….

  8. Ricordo il gelo provocato tra i presenti quando a Parma, tra amici del posto, in una torrida sera estiva dissi in maniera del tutto naturale ed innocente: “…che caldo! ma un bel pompino?”

  9. elisabetta bergonzi | Novembre 7, 2013 at 11:10 am | Rispondi

    grazie per le risate!

  10. I pompini di Piacenza sono offerti con decenza ,quelli invece dei Parioli ………chissà?

  11. E già i pompini piacentini!!!

  12. potrebbe essere una soluzione alla crisi….. vogliamo i pompini pure a Torre del Greco

  13. Emilia terra generosa. Viva i pompini!!!

1 Trackbacks & Pingbacks

  1. Buon 2016… | mitikalu

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