BUONGIORNO SALVEZZA

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Ieri sera abbiamo rischiato la vita. Abbiamo chiamato un ultras del Piacenza e l’abbiamo provocato cantandogli un nuovo coro: “Restermo restermo resteremo in serie D!”. Lui l’ha presa  bene, s’è messo a ridere e ci ha risparmiato. Evidentemente anche gli ultras del Piacenza non riescono a capire che cosa stia accadendo. Nell’arco di un quarto d’ora, tanto è durato l’intervento di Marco Gatti in sala stampa, il Piacenza è passato dai sogni di rock’n roll alla lotta per la salvezza. D’ora in avanti, alla fine di ogni partita, tutti dovranno guardare il risultato del Darfo Boario e non più quello del Pro Piacenza primo in classifica. Alla luce dei nuovi fatti, quello di ieri con l’Olginatese, da occasione fallita per recuperare un po’ di margine sulle squadre di vetta, è diventato un punto guadagnato sul Gozzano e sul Borgomanero. Non staremo certo qui a dire che la colpa è di Viali o di Venturato, per quello ci sono i giornalisti sportivi. Non possiamo neppure infondere ottimismo all’ambiente grazie alle statistiche citando la fantastica rimonta della Paganese 1974-1975 che, grazie al famigerato tridente Bortolotti-Fava-Birignani, recuperò 72 punti in 6 giornate sulla prima in classifica. Per quello c’è SportPiacenza. Non ci permettiamo nemmeno di commentare o criticare le decisioni della società, per quello ci sono i tifosi che pagano il biglietto. Giustamente vi starete chiedendo: “Allora voi che cazzo fate?”. Be’, dato che di solito i nichilisti della situazione siamo noi, quelli che non credono più a niente, quelli che esaltano il Nulla, oggi vogliamo infondere un po’ di speranza al Piacenza. E’ comprensibile che Marco Gatti abbia parlato di salvezza come primo obiettivo da raggiungere. Risultati alla mano, il Piace ha fatto un punto in tre partite, subendo 8 gol e facendone 4. Non certo un cammino da squadra che vuole puntare alla serie C. Tra l’altro davanti stanno andando forte e il Pro Piacenza non ne sbaglia una. E’ possibile che Gatti abbia parlato di pancia, in un momento di frustrazione dopo la mancata vittoria con l’Olginatese che, per il presidente, doveva essere quella della svolta. Ma è anche possibile che quella di Gatti sia una semplice strategia comunicativa. Ovvero: pensiamo partita dopo partita, prima raggiungiamo la salvezza e poi sarà quel che sarà. In questo modo la squadra non è più condannata a vincere e può giocare con più serenità, roba psicologica che alla lunga può avere effetti positivi. Certo, che il Piacenza sarebbe partito per vincere il campionato lo hanno più volte ribadito pubblicamente gli stessi fratelli Gatti, e forse l’errore è stato proprio questo, come ha ammesso Marco davanti alle telecamere (“Forse abbiamo sottovalutato la categoria”). Se ricordate, inizialmente questo doveva essere un anno di transizione (il progetto dei fratelli Gatti prevedeva il ritorno tra i professionisti nel giro di tre anni, quindi l’assalto alla C2 sarebbe dovuto partire l’anno prossimo), ma la notizia della formazione di una serie C unica ha spinto il Piacenza a provarci fin da quest’anno, dato che l’occasione era – è – rara. E qui arriviamo alla nostra buona dose di speranza. Ormai è finito il girone d’andata e il Piacenza ha sette punti di distanza dalla capolista Pro Piacenza. Vale a dire due vittorie e un pareggio. Se ora come ora il Piace vincesse il derby, andrebbe a meno 4. Insomma, sarebbe lì. In più c’è il mercato invernale alle porte e, nonostante Marco Gatti abbia escluso rivoluzioni, qualcosa certamente cambierà. In particolare, Roberto Venturato ha già chiesto – e ottenuto – due giocatori su sua indicazione, Amodeo e Tacchinardi (diciamolo una volta per tutte ai vecchi della biglietteria che ancora non hanno capito: non è quello della Juventus). Venturato, prendendo la squadra in corsa, s’è trovato a lavorare coi giocatori che aveva voluto Viali (concetto ribadito in maniera piuttosto esplicita da Stefano Gatti in sala stampa), e ora, grazie al mercato, potrà aggiungere qualche giocatore voluto da lui e non da altri, come i due che sono in dirittura d’arrivo. Gli ultras della Sparuta hanno parlato chiaro su Facebook (“Ci sono momenti in un campionato dove non sai cosa dire non sai cosa fare non sai se è colpa di quello o di questo ma una cosa la sai sempre SEI UN PIACENTINO E SOSTERRAI PER SEMPRE LA SQUADRA DELLA TUA CITTÀ IL PIACENZA CALCIO 1919 !!!”) e non dimentichiamo che “i campionati si vincono a maggio”, come ha ripetuto più volte il mister. La sensazione che abbiamo noi è che dalla sosta natalizia si vedrà il vero Piacenza di Venturato. Se poi andrà in C o resterà in D, cari amici, proprio non possiamo saperlo.

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1 Comment on "BUONGIORNO SALVEZZA"

  1. “I campionati si vincono a maggio”. Magari il mister intendeva del 2015…

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