PICCOLA GUIDA AI REGALI DI NATALE PIÙ INUTILI DEL MONDO

biro tiger

TESTO: NICOLÒ PREMOLI; FOTOGRAFIE: IDEM

Ormai manca davvero poco, il countdown (per qualcuno iniziato a Ferragosto) si carica di una vibrante tensione: Natale è alle porte e con lui il carico di doni (spesso inutili) e calorie di troppo (per la gioia di citrosodina e bicarbonato). C’è chi come sempre decide di aspettare l’ultimo istante, chi si ripromette di limitare le spese e chi ha già dato fondo alle riserve auree per accontentare proprio tutti già da fine ottobre. Siamo ormai alle strette finali, il tempo stringe e (spesso sfiorando inesplorate vette di ipocrisia) il diktat è trovare il regalo ad ogni costo. Da qualche anno il leit motiv dei pacchi sotto l’albero è l’hi-tech; per usare parole povere tutto ciò che fa rima con tablet capaci di mandare l’uomo sullaLLuna relegati ad aggiornare la pagina di Facebook e smartphone che ormai dispongono di schermi degni di un cinema: cosa c’era di meglio di un salto alla Fiera dell’Elettronica (che già a settembre mi aveva regalato qualche emozione oltre ad una serie di indicibili buchi nell’acqua) per scoprire le ultime diavolerie del settore? Bastava bussare alle porte della fiera delle Mose sabato e domenica scorsi per trovare il regalo più adatto ad ogni esigenza e le novità più interessanti del mercato. E’ la vigilia di Natale, è l’ultimo giorno per fare i regali. Ecco una lista delle cose più inutili che potrete facilmente reperire su internet. Se vi sbrigate a ordinarli, entro stasera dovrebbero arrivare.

CONTROLLER FONY

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Ancora una volta ad accogliermi è il consueto banchetto dedicato al pianeta videoludico “alternativo”: se considerate i prodotti Sony decisamente troppo costosi o se avete la tendenza a demolire un controller ad ogni gol subito a Fifa non dovrete far altro che scegliere tra l’immancabile Fony e la new entry Boyu. Poi magari durano più di quelli originali, ma l’impressione è che dopo tre partite la sera di Natale saranno da gettare nell’immondizia. Regalo antiriciclo, non c’è che dire: a Natale prossimo nemmeno ci arrivano.

SMARTPHONE A 12 EURO

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Dicevamo: nonostante crisi economica, Saturno contro e corsa al risparmio c’è proprio chi non vuole rinunciare al regalo iper-tecnologico. Con un bell’iPhone regalato alla moglie potreste certo guadagnarvi qualche domenica di libera uscita lontana da centri commerciali, ma domenica, con soli 12 euro, potevate ottenere un fiammante cellulare con schermo a colori e suonerie polifoniche (una decina di anni fa erano una grande conquista) ancora nella confezione originale. Per i più facoltosi ecco il TV-fonino, uno dei primi oggetti di desiderio elettronico ai tempi delle superiori.

SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA PER LA MOGLIE 

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Curiosando allo stand dei telefonini a buon mercato sono venuto a contatto con un sistema di videosorveglianza d’annata, per gli amici Pupillo. A quanto pare il venditore metteva sullo stesso piano il cane e la moglie: quando si dice marketing sbagliato… O la moglie del venditore è scappata con il tecnico della lavatrice?

BORSA A FORMA DI REGGISENO 

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Fiera dell’Elettronica non è solo sinonimo di cellulari e transistor. A volte fanno capolino articoli che paiono essere usciti dal Festival del Non-sense o dalla Sagra del Pacchiano. Quella che vedete qui è una borsa a forma di reggiseno con un’improbabile quanto mal riuscita imitazione del marchio Fendi. Roba così non si trova nemmeno dove c’era Grazzini.

COMMODORE 64 A CASSETTE

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Ci eravamo già chiesti quale fosse la consolle migliore tra PS4 e Xbox One senza trovare una risposta definitiva. Nel dubbio perché non optare per un portentoso Commodore 64 a cassette? Non ridete: si tratta di un prodotto vintage capace di regalarvi giochi con risoluzioni pazzesche e trame più complesse dello statuto del Pd.

 GIOCATRADUCI CON STEMMA DELL’ASCOLI

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Folgorato dai videogiochi d’annata scorgo, in cima ad una pila di immondizia informatica, il Giocatraduci. Per chi non lo sapesse si tratta di un mini computer (si fa per dire) distribuito dalla Mulino Bianco. Anni fa anch’io ne avevo uno, ottenuto a caro prezzo dopo una serrata caccia al bollino e l’ingrasso a base di merendine di ogni genere e tipo. Alla mia richiesta circa il prezzo e lo stato di conservazione, il singalese mi risponde con due lapidarie parole: “Non funziona”. Un gran peccato, soprattutto per la figurina appiccicata malamente sullo sportellino di chiusura: quando ne trovavo una nelle bustine Panini era festa. Niente da fare, anche stavolta sono tornato dal padiglione più tecnologico della provincia a mani vuote e senza alcun regalo da mettere sotto il mio psichedelico albero a fibre ottiche. Non mi resterà che rivolgermi alle botteghe del centro città sperando di trovare qualcosa di davvero utile e soprattutto non pacchiano. Le penne in vendita da Tiger potrebbero fare decisamente al caso mio. Speriamo che non siano esaurite: non mi resta che pregare.

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