COSA FAI PER CAPODANNO?

boeri

TESTO: NICOLÒ PREMOLI; FOTO: ARCHIVIO BATUSA

Se è vero che passiamo circa un terzo della nostra esistenza nel mondo dei sogni, è un dato altrettanto assodato che una buona fetta della popolazione in questi giorni si sta ponendo un pressante interrogativo. Ogni anno, puntuale come la svendita dei panettoni all’Esselunga, una domanda si cela negli anfratti più reconditi della mente umana, sono poche parole ma pesanti come un macigno: “Che si fa a Capodanno?”. Sono in pochi ad avere una risposta certa e difficile da scalfire, la stragrande maggioranza invece brancola ancora nel buio più assoluto cercando una risposta, una qualsiasi. I posti a tavola dei vari cenoni sparsi qua e là si stanno pian piano esaurendo e pure la città si mette di traverso nella corsa all’ultimo treno per Capodanno.

IO MI SBRICIOLO COL BACARDI BREEZER

Anni fa i più giovani puntavano a chiudere l’anno con il botto, in tutti i sensi: una manciata di petardi, un Bacardi Breezer e un accendino bastavano per trasformare anche il più innocuo tredicenne in un bombarolo professionista. Poco importava se si spendeva l’equivalente di cinquantamila lire in petardi e bevande “alcoliche”: le paghette natalizie servivano proprio a dotarsi di arsenali micidiali composti da mini-ciccioli e Mefisto Manna. Le cartolerie della città si trasformavano in depositi munizioni per qualche settimana spostando l’interesse degli adolescenti dai pennarelli indelebili alla polvere da sparo. I petardi sono ormai passati di moda; oggi si festeggia in discoteca anche se ancora non si è ancora capaci di accendere correttamente un petardo. Piacenza però, dopo i bagordi ecuadoregni degli anni passati in Piazza Cavalli e le feste al Comoedia, sembrava poter offrire qualcosa di diverso dal solito. Quest’anno poteva essere infatti il Capodanno di Daniele Ronda e del President, un’accoppiata vincente per trascorrere le ultime ore del 2013 lontano dai countdown di Carlo Conti, zamponi precotti e lenticchie.

SAN SILVESTRO UNO DI NOI

Piccola premessa: qualche giorno fa, come accade di solito, alla Batusa mi hanno chiesto di scrivere qualche riga dedicata a San Silvestro postandomi su Facebook la locandina dedicata all’evento di Ronda. Bene: io non so nemmeno chi sia questo Daniele Ronda. Conosco bene la planimetria del centro cittadino, le canzoni degli esordi di Fiordaliso e la focaccia al formaggio di Bosoni, ma questo Daniele Ronda proprio non lo conosco. L’unica volta che l’ho visto è stata su un cartellone pubblicitario ormai sbiadito dall’umidità cittadina. Per me è stato un fulmine a ciel sereno e nemmeno le brevi indicazioni della Batusa circa le importanti doti canore del nostro Daniele mi hanno saputo aiutare: quest’anno avrei potuto chiudere l’anno scoprendo un cantante che, a quanto ho letto in seguito, aveva rischiato la convocazione (si dice così?) al Festival di Sanremo salvo poi essere estromesso per cause a me sconosciute. Un gran peccato, una grandissima delusione che alimenta ulteriori dubbi circa le scelte da compiersi per Capodanno perché, se per l’ultimo dell’anno non fai nulla e non indossi l’intimo rosso, sei una terribile minaccia sociale nonché un guastafeste da sacrificare sull’altare della vodka alla menta.

BARBARA D’URSO? NO, MARZIA F’OLETTI

Se per Pirandello c’erano sei personaggi in cerca d’autore, qui a Piacenza ci sono molti più giovani, e sono tutti in cerca di un Capodanno lontano dalle mura di una discoteca e dall’estremo carico calorico del cenone. A quanto pare non ci resterà che aprire le porte della prima casa libera disponibile alla birra da pochi euro dell’Esselunga e ai tiramisù confezionati da qualche gentile donzella. E tutti su Telelibertà: alla faccia del countdown, c’è una replica del Copra.

Share

Be the first to comment on "COSA FAI PER CAPODANNO?"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi