#PASGATUNESCO

di Clara Pavesi

La notizia è recente. Sette regioni italiane, fra cui l’Emilia Romagna, si stanno attivando per proporre la via Francigena quale sito del patrimonio Unesco. Sicuramente un’iniziativa interessante per valorizzare il nostro territorio, ma non è tutto. Da giorni si susseguono altri rumor e, si sa, quando la gente mormora, Piacenza ascolta. Poche le indiscrezioni trapelate e solo in modo ufficioso, ma fonti attendibili hanno confermato che i vertici della nostra amministrazione si starebbero coordinando per proporre una nuova candidatura tutta piacentina per aggiungere un nuovo nome alla lista mondiale del patrimonio immateriale. Curiosi? Avete già qualche idea? No, non stiamo parlando della versione integrale della Bèla Siguleina, che tutto sommato almeno una menzione se la meriterebbe, ma, udite udite, con un po’ di fortuna potremmo annoverare il piacentinissimo ‘pasgat’ fra i patrimoni dell’umanità.
Certo, voi direte, ma quale immateriale? Qui casca il pescegatto. Perché il pescegnatto lo puoi vedere, lo puoi toccare, in qualche incontro del terzo tipo puoi anche parlarci. Diciamocelo, signori: l’essere pescegatto è uno stile di vita, un modo di essere, una filosofia. In alcuni esponenti della categoria, le caratteristiche sono più marcate, tanto da risultare permanenti, mentre in altri quest’animo è semplicemente sopito. Il pescegatto piacentino che è in tutti noi a volte si palesa, ci caratterizza in tutta la sua unicità, per poi tornare a fondo, in attesa di riemergere di nuovo dal fango della nostra anima. Il «siamo tutti un po’ pasgat» potrebbe sembrare eccessivo, ma, lo sappiamo bene, non s’allontana poi così tanto dalla realtà.
Dunque, perché tutelarlo? Perché, come richiesto dai rigidi criteri dell’Unesco, dobbiamo preservarlo dall’estinzione, e sicuramene possiamo dire che fa parte della tradizione e della cultura immateriale del mondo. Allora chiediamocelo: perché sì ai cantastorie del Kirghizistan o alla cultura del popolo Zapara in Ecuador e nessun riconoscimento al nostro pescegatto? Quindi, noi della Batusa proponiamo una petizione per supportare questa causa, così sulle vostre bacheche social, d’ora in avanti sguazzerà un nuovo ashtag: #pasgatunesco. Se anche voi volete che il pescegatto diventi patrimonio dell’umanità, sottoscrivete!

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