Hanno abbandonato un maxifusto di birra Moretti sul Facsal. Benissimo: chiamiamo il ministero dei Beni culturali e facciamone un monumento agli alpini. 

FOTO: LA BATUSA

Il segnale del passaggio degli alpini è un maxifusto di Moretti sul Facsal. Le penne nere hanno lasciato a Piacenza 40 milioni di euro che saranno certamente utili, ma il maxifusto è un bene da conservare e tutelare. Si trova più o meno a metà del Pubblico Passeggio ed è l’ultimo ricordo materiale dell’Adunata. Un segnale un tantino ingombrante, ma che rappresenta in maniera significativa quello che è accaduto nello scorso week end nella nostra città. Non sappiamo chi l’abbia lasciato lì, probabilmente qualche ambulante che non aveva spazio in garage, ma dobbiamo approfittarne. C’è chi ha proposto di intitolare un’area verde all’Adunata, noi della Batusa rilanciamo: mettiamo il maxifusto di Moretti in una teca e facciamone un monumento agli alpini. L’unico ostacolo saranno gli Amici del Facsal, che manderanno comunicati a nastro dicendo che il monumento rovina la vista mozzafiato sul tabacchino di viale Patrioti, ma una volta superato i piacentini avranno il loro monumento che ricorderà l’Adunata. Ogni volta che vorranno rendere omaggio alle penne nere per aver trasformato Piacenza in una città divertente non dovranno fare altro che andare davanti al maxifusto e alzare il bicchiere. Ora non ci resta che chiamare il ministero dei Beni culturali e la Sovrintendenza per far vincolare il maxifusto. Se poi gli Amici del Facsal avranno qualcosa da ridire, beh, giocheremo il nostro piccolo asso nella manica: Vittorio Sgarbi.

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