PEZZI DI NATALE

E’ arrivato! Evvai! L’articolo più atteso dell’anno – quello sulla crisi che costringe i piacentini a risparmiare sui regali – oggi è in prima pagina su Libertà. Con le dichiarazioni dei commercianti delusi e le foto degli intervistati. Adesso sì che è Natale.

Mercatino-Villach

FOTO: INTERNET

L’articolo di giornale più atteso dell’anno è arrivato. Finalmente, ci stavamo preoccupando. Poi stamattina abbiamo aperto Libertà e la paura è passata. Titolo: “Ok ai regali, ma si risparmia”. La fotazza di una tipa piuttosto carina che guarda fiori e guanti di lana sulle bancarelle ci ha confermato che non stavamo sognando. Eccoci qua, eccolo qua: il pezzo sulla crisi che costringe i piacentini a risparmiare sui regali di Natale è arrivato. Studio Aperto aveva iniziato a menarla a ottobre, Libertà ci ha messo un po’ di più ma alla fine non ha deluso le nostre aspettative. La domenica è un giorno difficile per i giornali, i palazzi della politica sono chiusi e non si sa mai che cosa scrivere, a meno che non accada qualcosa di eclatante. Allora si prende una giornalista e la si manda sulle bancarelle di Natale col fotografo al seguito. Pezzo e foto: metà pagina è assicurata. E poi, chissà perché, a certa gente piace leggere che la crisi influisce sulle strenne, è un modo per sentirsi tutti sulla stessa slitta ed è l’ennesima occasione per inveire contro i politici che ci hanno ridotto in questo stato, con pochi soldi a disposizione per comprare un Ciccio Bello tarocco con gli occhi a mandorla e le pile scariche da un ambulante cinese e un albero di Natale del Kaefu che ha uno strano odore di petrolio. Chiara Cecutta, la giornalista di Libertà, ha fatto quello che hanno fatto tutti i giornalisti almeno una volta nella vita. E’ andata in centro a intervistare i commercianti sapendo benissimo che avrebbe ricevuto la stessa risposta da tutti: “Qualcosa si vende, ma la gente spende meno per via della crisi”. E dietro il fotografo, che ha il compito di fare i faccini degli intervistati che prima rompono un po’, fanno i timidi, si vergognano, si coprono la faccia con le mani e alla fine danno una sistemata ai capelli e si mettono in posa.

MARINA E GIUSEPPINA

La tipologia dei pezzi natalizi è la stessa di quelli sui saldi e delle lamentele dei negozianti infelici. La giornalista di Libertà attacca il pezzo dicendo che la corsa ai regali di Natale rianima il centro storico. Sono parole da assessore al Commercio, ma del resto che cosa ti puoi inventare per un articolo così noioso? E’ anche troppo che Chiara Cecutta intervisti veramente i commercianti (un giornalista con un po’ più di esperienza impara a inventarsi tutto o a copia-incollare il pezzo del Natale 1996, che anche se non c’era la crisi i commercianti si lagnavano lo stesso – e che, come previsto, si senta dire che la gente ha pochi soldi e cerca di risparmiare. Intervista anche una certa Marina che ha acquistato dolci e profumi, e tale Giuseppina che dice di aver comprato “doni” per le bambine (ma le bambine vogliono i regali, dei doni non sanno che farsene). Il fotografo fa il suo lavoro, scatta e segna i nomi su un taccuino da consegnare al redattore per la didascalia (detta “dida”). L’articolo di Libertà si chiude con le rivelazioni di un ambulante che da quattordici anni viene a Piacenza per le feste: “La piazza durante la settimana è morta, ci vorrebbero delle attività per rianimarla”. Ora sì che è veramente Natale.

filippo.merli@labatusa.it

Share

Be the first to comment on "PEZZI DI NATALE"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi