Dopo due settimane senza calcio i tifosi della Lupa hanno i nervi a pezzi. Ormai non ce la fanno più: sono agitati, non parlano con nessuno, in casa sono insopportabili e per ingannare il tempo hanno sfidato Libertà in una gara di matematica.
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I tifosi della Lupa hanno i nervi a pezzi. Sono più di due settimane, ormai. Due settimane senza calcio, senza cori, senza birra. E’ troppo. E domenica, come ha ricordato SportPiacenza, saranno ventuno i giorni di astinenza. Roba da andare a vedere una partita di Pulcini dei Lyons Quarto pur di insultare un arbitro qualunque. I tifosi biancorossi sono agitati, non parlano più con nessuno e in casa sono insopportabili. Le casalinghe sono disperate: stanno in poltrona tutto il giorno, con la vestaglia di lana e la Gazzetta dello Sport stropicciata, non ridono, non mangiano (però bevono, quello sempre), non danno segni di vita. Immobili. Stressati. Persi. Due partite di fila rinviate per neve hanno obbligato i sostenitori della Lupa a pranzare con la suocera alla domenica. Il Comitato regionale li ha condannati, li ha presi e ha rovinato loro l’esistenza per due pomeriggi infiniti. Erano esaltatissimi perché la società aveva comprato Marrazzo e Cortesi, due colpi veri, due giocatori di categoria superiore, ma i tifosi non li hanno ancora potuti vedere all’opera per colpa del tempo. Per fortuna domenica c’è l’ultima partita del girone d’andata contro la Folgore Bagno, e già staranno studiando strani cori per accogliere al meglio gli avversari. I tifosi sono stanchi, provati, tristi. Ridate loro un pallone. Subito. Altrimenti per ingannare il tempo sono costretti a sfidare ancora Libertà in una gara di matematica. “Piccola nota folkloristica: spettatori ufficiali per Atletico-Spal 662 di cui 180-200 da Ferrara. Quindi poco meno di 500 piacentini. Per la Libertà invece “spettatori oltre un migliaio”. Ma perché?” si sono chiesti gli ultras della Sparuta Presenza sulla loro bacheca di Facebook. Non importa se hanno ragione loro o Libertà – che forse come tutti i giornali è abituata a scrivere “bagno di folla” e “grande successo” anche se a una conferenza stampa pallosissima sono presenti dodici persone stanche di vivere. Il punto è che è ora di tornare allo stadio e di tifare Lupa. Che il tempo regga e che il Comitato acconsenta anche se vengono giù due fiocchi di neve che non fanno male a nessuno. Un ultimo regalo prima di Natale. Daje.
filippo.merli@labatusa.it
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