LETTERE ALLA BATUSA

Oggi ci hanno scritto una ragazza che ha visto troppe volte “La verità è che non gli piaci abbastanza”, un calciatore che si vergogna a fare la doccia coi compagni di squadra per una questione di dimensioni e un’anziana disperata che dopo la chiusura del Fulmine non sa più di comprare una camicia da notte.

buk.post office

Cara Batusa,
ho 28 anni e, dopo aver collezionato una serie di individui dalla dubbia moralità, stavo finalmente uscendo con un ragazzo inizialmente promettente e con il quale si era instaurato un buon feeling. Tuttavia ho raccolto nel tempo una serie di prove che mi portano ad ammettere a malincuore che lui non mi ama. La nostra è una relazione a distanza e tutte le volte che torna io non sono mai la sua priorità, solitamente vengo dopo di: nell’ordine, se stesso, lavoro, amici, famiglia, ozio personale. Ho guardato “La verità è che non gli piaci abbastanza” una dozzina di volte e credo di aver afferrato il concetto. Mi consigli un modo per lasciarlo che sia d’effetto e che mi faccia uscire di scena vincente e senza perdita di dignità?

Albakiara 85

Vai al Boeri con lui, presentalo a Davide Reboli e digli che il tuo ragazzo è un ultras della Cremonese che vota comunista. Poi goditi lo spettacolo. Quindi dirigiti verso quello che resta del tuo ragazzo e citagli qualche frase ad alto livello intellettuale di “La verità è che non gli piace abbastanza”, tipo “se un ragazzo si comporta come se non gliene fregasse un cazzo di te, non gliene frega un cazzo di te davvero” che è il picco filosofico del film. Poi digli “ti richiamerò” come fa il tizio con la protagonista e vai via sculettando.

Cara Batusa,
col mercato invernale ho cambiato squadra  e sono approdato in Seconda categoria. E’ naturale che dopo gli allenamenti e le partite si debba fare la doccia. Visto che ce l’ho abbastanza piccolo e mi vergogno, faccio la doccia con gli slip. Il mio allenatore e i miei compagni mi guardano male e temo che mi abbiano affibbiato qualche soprannome strano. Cosa posso fare? Vi chiedo aiuto, voi che sapete sempre tutto.

 Fabietto ‘93

Le donne dicono che le dimensioni non contano. Ovviamente non è vero, quindi se fossimo in te saremmo seriamente preoccupati. Se fossi bomber Camozzi nessuno ti direbbe nulla, ma visto che sei Fabietto capiamo il tuo stato d’animo. L’unica consiglio che possiamo darti è quello di infilare un parastinco nelle mutande prima di fare la doccia.

Cara Batusa,
qualche giorno fa avete scritto della chiusura del Fulmine (ahimè, un gran bel negozio), ma non avete proposto nessuna soluzione: io sono tra quelle signore che non hanno fatto scorte, sapete mi piace cambiare ogni tanto; sto cercando una camicia di notte di flanella, magari rosa o gialla, magari con qualche deliziosa fantasia: dite che da Intimissimi posso trovarla?

Teresa

Cara Teresa, noi da Intimissimi andiamo solo per vedere i manichini in reggiseno. Ce n’è uno coi capelli biondi e due tette da favola che ci guarda in modo provocante ogni volta che passiamo davanti alla vetrina. In più non parla mai e non si fa mai pagare il conto al ristorante. Insomma, se non fosse così rigido sarebbe la nostra donna ideale.

Share

1 Comment on "LETTERE ALLA BATUSA"

  1. ahahahahah!!! Non c’è bisogno di guardare quel film 12 (dodici) volte per afferrare il concetto. Già leggere il titolo basta.

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi