Anche noi della Batusa abbiamo i nostri candidati alla presidenza della Repubblica. Personaggi al di sopra delle parti, cantori della piacentinità. Da Marzia Foletti a Daniele Ronda, ecco chi sono i nostri favoriti alla successione di Napolitano. 

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Anche noi della Batusa abbiamo i nostri candidati alla presidenza della Repubblica. Sono personaggi al di sopra delle parti, cantori della piacentinità. Forse non avranno la visibilità di Milena Gabanelli, forse non saranno deus ex machina di eventi pallosissimi come il Festival del Diritto di Stefano Rodotà, ma conoscono a fondo la nostra città, la vivono quotidianamente e per un motivo o per l’altro non l’hanno mai lasciata. I nostri candidati alla successione di Giorgio Napolitano al Colle sono quattro, tecnicamente dovrebbero avere più di 50 anni, ma si può sempre prevedere una riforma costituzionale. Eccoli:

 DANIELE RONDA

Uno che scrive un pezzo come La Sirena Del Po non può non essere l’uomo giusto per il Quirinale. Daniele Ronda è il cantautore, il musicista, il paroliere. E’ quello che ha riportato in auge il dialetto fra i giovani, è il cantante folk che ha riscoperto le proprie radici e le ha fissate su un pentagramma per raccontare Piacenza con una chitarra.

 MARZIA FOLETTI

Non Milena Gabanelli, ma Marzia Foletti. La giornalista che dagli schermi di Telelibertà informa i piacentini di quello che accade nella loro città con grazia, classe ed eleganza, distinguendo sempre i fatti dalle opinioni e dondolando sulla sedia girevole del Tgl. Ha stregato anche Enzo Iacchetti. Un motivo ci sarà.

 BOMBER CAMOZZI

La leggenda narra che si sia fatto tatuare il Ponte Gobbo su un pettorale. Basta questo per provare la piacentinità di Bomber Camozzi, che porterebbe al Colle la sua tracolla di Luis Vuitton, un’abbronzatura straordinaria e una foto incorniciata di Bobo Vieri. Al Paese, in questo momento di crisi, serve uno col suo carisma e col suo tiro da fuori.

 PAOLO DOSI

Il sindaco di Piacenza. C’è da aggiungere altro? Dosi rappresenta la moderazione, la capacità di ascoltare tutti e di stare sempre al di sopra delle parti senza mai schierarsi per uno o per l’altro. Ex assessore alla Cultura, ex libraio, ha tutte le carte in regola per succedere a Giorgio Napolitano con due grandi obiettivi: valorizzare il territorio italiano e rianimare il centro storico di Roma.

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