OGNI MALEDETTO PONTE

Per andare in ufficio mentre gli altri fanno il ponte serve il coraggio vero, serve la forza di non inveire sulla fotocopiatrice o sulla donna delle pulizie quando vedete la foto del vostro capo che gioca a golf. Cari piacentini che non fate il ponte e vi sentite un po’ sfigati, sappiate che la Batusa è con voi.

homer centrale

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

La donna delle pulizie non c’entra niente. Non è colpa sua se siete in ufficio mentre gli altri fanno il ponte. Quindi non inveite su di lei – o sulla fotocopiatrice – se vedete la foto del vostro capo in occhiali da sole e polo Ralph Lauren sul campo da golf. Per andare in ufficio quando gli altri fanno il ponte serve il coraggio vero, quello pessimista. Serve la consapevolezza di realizzare che mentre sei in ufficio i tuoi amici e i tuoi colleghi sono seduti al tavolo di un ristorantino chic con vista mare, a condividere foto di cozze al limone su Instagram e a fare lunghe passeggiate mano nella mano con la fidanzata nella tentacolare Varazze. Ci vuole grande forza d’animo per aprire Facebook e vedere il tizio dell’interno 4 che cuoce braciole sul barbecue mentre tu sei seduto alla scrivania con la stampante che non funziona e con una ventina di pratiche da sbrigare entro sera. Ci vogliono calma e karma per non lanciare il telefono contro al muro e per non sferrare un pugno al monitor. Il ponte è la maledizione degli impiegati che non possono fare il ponte, è il giorno più difficile, quello in cui gli uffici sono deserti e tu sei l’unico sfigato che lavora. Sono le otto ore più lunghe dell’anno, interminabili, tristi, quelle che ti fanno sentire una nullità perché oltre a prendere uno stipendio ridicolo non fai neppure il ponte. Eppure sarebbe stata la cosa più naturale del mondo: giovedì è festa, sabato e domenica non si lavora, bastava solo attaccarci il venerdì per staccare un attimo. Invece no. In questo preciso istante c’è gente sull’orlo di una crisi di nervi che invidia chiunque sia a casa dall’ufficio. Vorrebbe prendere il cartellino e stracciarlo, vorrebbe farla pagare a tutti quelli che sono in vacanza con una miserabile gufata meteorologica, ti prego fa che piova, fa che venga giù il diluvio universale e che s’allaghi l’autostrada con tutti quei bastardi bloccati sulla Cisa. Ma la nuvola dell’impiegato, si sa, non s’abbatte mai su quei direttori e su quei presidenti d’azienda che possono permettersi di fare il ponte.

SKY SPORT E MUTANDE COL PIZZO

Siamo solidali con voi, poveri piacentini che siete in ufficio anche oggi. Sappiamo che cosa vi passa per la testa, per questo anche noi della Batusa non abbiamo fatto il ponte. Vogliamo tenervi compagnia mentre soffrite in silenzio davanti allo scanner. E’ dura, lo sappiamo. Pensate: in questo momento potreste essere in un agriturismo a bere vino e ad accarezzare cavalli di razza, oppure potreste essere a Chiavari, che quando c’è un ponte di mezzo ha più piacentini di Piacenza, o magari semplicemente sul divano a vedere Sky Sport, con la moglie che canticchia un pezzo degli Abba in cucina e il respiro del cane a battere il trascorrere del tempo. Invece sarete lì, con l’ultimo bottone della camicia slacciato a mettere timbri, oppure dietro al bancone di un bar o in un negozio di biancheria intima a vendere mutande col pizzo a una milfona che non vuole rassegnarsi agli anni che passano. Ah, che noia! Non potevate scegliere uno di quei lavori che santificano ogni ponte in calendario? Non potevate essere come quei piacentini che appena hanno un giorno libero montano gli sci sul portapacchi e vanno a Bormio per tirarsela anche se la neve non c’è più? No, voi sarete al secondo piano di un palazzo anonimo, con le luci al neon e gli evidenziatori Stabilo senza tappo, con lo sguardo fisso sull’archivio polveroso e la giacca sullo schienale della sedia, a domandarvi che cosa avete fatto di male per meritarvi questo. E mentre mangerete il vostro fottuto tramezzino, quello che sa di petrolio che si trova solo nei distributori automatici degli uffici, ogni tanto guarderete fuori dalla finestra. Il cielo è grigio. Si sta annuvolando. Se esiste una giustizia divina, tra poco inizierà a piovere.

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