Il Pd sta con Bergonzi, ma il sindaco Dosi sceglie una giovane commercialista come rappresentante del Comune di Piacenza nel Cda di Iren. Alla faccia di chi accusa il sindaco Tentenna di non essere un decisionista.

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Chiediamo scusa fin da subito. Sappiamo che vorreste leggere di ping pong e Daiquiri alla fragola, ma dobbiamo occuparci un attimo di una cosa terribilmente noiosa come il Cda di Iren. Abbiate pazienza. Questa mattina il sindaco Paolo Dosi ha scelto una commercialista di 36 anni, Barbara Zanardi, una donna elegante specializzata in diritto tributario e societario e firma del Sole 24 Ore, per rappresentare il Comune di Piacenza nel consiglio di amministrazione di Iren. “Credo che questa scelta – ha detto Dosi – rappresenti un segnale concreto di innovazione, di ricambio generazionale e di promozione della parità di genere nei consigli di amministrazione”.

LA PROFESSIONALITÀ DI BERGONZI
Subito dopo, sulla nomina della Zanardi è intervenuto il capogruppo del Partito Democratico in Provincia, Marco Bergonzi, che ha spedito alle testate piacentine un lungo comunicato per specificare un paio di cose. “Il sindaco – ha scritto – ha scelto e io rispetto la sua decisione; a me era stata richiesta la disponibilità ad essere proposto per il Cda e, dal momento che tale richiesta era accompagnata da un’amplissima condivisione nel Pd, e addirittura oltre, ho ritenuto di offrire la mia disponibilità (…). Dal momento che così non potrà essere, desidero in ogni caso formulare i miei migliori auguri di buon lavoro a Barbara Zanardi”. Dalle parole di Bergonzi emerge una certa amarezza per non aver ottenuto la carica da Dosi, anche perché, come dice lo stesso Bergonzi, pare che il Pd fosse dalla sua parte. Nonostante ciò, il consigliere provinciale del Partito Democratico dimostra grande professionalità nell’augurare buon lavoro a Barbara Zanardi.

L’INDIPENDENZA DI DOSI
Dall’altra parte c’è il sindaco Tentenna (copyright di Tommaso Foti), che però in questo caso ha dimostrato di agire con assoluta indipendenza. Bergonzi dice di aver avuto l’appoggio del Pd – per inciso, lo stesso partito di Dosi – ma il sindaco ha fatto di testa sua, puntando su Barbara Zanardi e spiegando come la sua sia stata una scelta “improntata innanzitutto al rispetto di quei principi di competenza ed elevata professionalità che l’incarico richiede”. Certo, viene da chiedersi come la prenderà il Pd, ma con la storia di Iren il sindaco Tentenna s’è preso una piccola rivincita su quelli che lo accusano di non essere un decisionista (ve l’avevamo anticipato che sarebbe stata una cosa noiosa, ma ora possiamo tornare a parlare di valvole e pistoni).

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