Ieri siamo andati a vere il Pro Piacenza. Bella partita. Bella davvero. Sotto 3-0 al 35′ del primo tempo, la squadra di Franzini ha rimontato e ha pareggiato 3-3. Sarebbe stato bellissimo vedere i gol, ma purtroppo avevamo davanti una ventina di ombrelli aperti e tutte le volte che la palla è finita in rete siamo stati costretti a bollare quello da parte: “Chi ha segnato?”. Alla fine della partita c’era chi era convinto che il Pro avesse vinto 15-2, chi malediceva l’arbitro per i sette rigori assegnati all’Olginatese e chi sbuffava per un  pallosissimo 0-0. Nessuno ha visto come sono andate realmente le cose, dato che gli ombrelli coprivano totalmente la visuale. Ci avevano avvisati: occhio che al Siboni non c’è la tettoia. Ce ne siamo fregati, e poi le previsioni mettevano nuvolo ma non pioggia. Appena siamo arrivati al campo abbiamo visto un tizio col cappuccio sulla fronte e gli stivali di gomma e lì abbiamo avuto il primo indizio. Uhm. Abbiamo ritirato l’accredito e proprio mentre stavamo per mettere piede in tribuna è venuto giù il diluvio. Avevamo anche noi il cappuccio, oltre a un piccolo ombrello delle Winx che avevamo fottuto a nostra sorella, ma dopo dieci minuti eravamo ugualmente fradici. Poco male. Per il calcio questo e altro. Al 15′ del primo tempo un tifoso nuotava a rana. Al 40′ uno s’è fatto tirare col paracadute da un motoscafo per riuscire a vedere il gol di Piccolo dall’alto. Nell’intervallo abbiamo organizzato una partita di pallanuoto che abbiamo perso 6-3 (tutta colpa dell’arbitro). Al 3′ della ripresa lo spettatore che era da parte a noi è sprofondato nel fango, si vedeva solo la punta dell’ombrello che diceva “hey voi lassù, quanto stiamo?”. Al 26′ siamo stati attaccati da uno squalo. Al 37′ abbiamo trovato la tizia del Titanic che cercava Leonardo Di Caprio. Al 42′ abbiamo utilizzato lo stesso sistema di parbuckling che stanno usando per la Costa Concordia per raddrizzare un signore anziano che s’era inclinato nell’acqua e non riusciva più a rialzarsi. Alla fine della partita eravamo talmente bagnati e talmente scossi che abbiamo montato una tettoia sopra la doccia di casa. Ma nel complesso è stata una bella giornata di sport.

filippo.merli@labatusa.it