Non è la prima volta che mi capita. Accendi la televisione giusto un paio di giorni a settimana e trovi un piacentino che partecipa in un programma seguito in tutto il paese. Lo riconosci subito per la “esse” squillante e quella “erre” moscia tutelata dall’Unesco come meraviglia del mondo. Eppure, nonostante Libertà sia sempre pronto a scovare piacentini anche nel Corno d’Africa, una domanda batte con un martello: ma questo a Piacenza quando mai si è visto?
L’anno scorso fu Federico Pagani a salire sul palco di X Factor zittendo tutti i presenti e facendomi ricordare dei suoi esordi sotto la piccola tettoia di Tendenze. All’epoca non se lo filavano in tanti perché era piacentino, adesso lo seguono in parecchi(e) perché è piacentino: paradossi della provincia. Lui a Piacenza comunque c’era passato, sul serio. Nonostante la erre moscia proprio non si sentisse.
Facendo un passo avanti nel tempo ecco Nicolò, aspirante chef piacentino che a fare le pizze al Temple non si è mai visto. Il ragazzo è bravo, parecchio, ma nelle vasche del sabato centro piacentino si sarà tuffato giusto un paio di volte. Anche Striscia lo ha intercettato in una via di Milano, non certo davanti ad un panino dalla lurida sulla Caorsana o ad un piatto di pisarei.
Ieri sera infine ecco palesarsi sul palco di “The Voice” il cantautore Giuseppe Libè. Provo a sforzarmi, a ripensare quando si facevano i concerti dove ora Eataly vende caviale chilometro zero e cipolle di Monticelli. Niente da fare. Mi sforzo nuovamente: la mente torna alle jam session del vecchio Tuxedo e alla Muntà. Ma di questo Beppe Libè con chitarra alla mano proprio non ricordo. Canta Alice di De Gregori, un pezzo conosciuto anche da chi ascolta solo Gabry Ponte. Viene considerato “datato” da Noemi che passa più tempo dal parrucchiere che in sala registrazioni. Nessuno si gira e Libè torna a casa con le pive nel sacco. A casa dove? Questo non ci è dato saperlo: che sia davvero Piacenza?
TESTO: NICOLÒ PREMOLI
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