Dovete sapere che sotto i vostri piedi, mentre fate le vasche sul Corso, passano alcuni rivi, o molini, che hanno svolto il ruolo delle fognature fino alla loro costruzione (alla fine degli anni ’50) e che sono sempre stati di proprietà del Comune. Esisteva infatti un Consorzio dei rivi urbani che era gestito dal Comune stesso, ed erano consorziati quelli che attingevano l’acqua da questi canali per irrigare i giardini o per scopo molinatorio. Nel 1995 l’ex sindaco Vaciago soppresse tale consorzio, specificando che le sue funzioni sarebbero passate all’Azienda municipalizzata nettezza urbana, o Amnu. Essendo i rivi di proprietà comunale, il Comune incassò circa 80 milioni di vecchie lire. Pare però che, nei giorni scorsi, i legali di Palazzo Mercanti abbiano espresso un parere secondo cui i rivi (che andrebbero ristrutturati, dato che da anni non è più stata fatta alcuna opera di manutenzione) sarebbero di proprietà di chi ci ha costruito sopra e non più del Comune. Si dice che un paio proprietari di immobili edificati sopra i rivi siano già andati a protestare (anche in maniera piuttosto animata) a Palazzo Mercanti. Vi terremo informati.
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