Da: RobiReggi@agenziademanio.com Venerdì 15 maggio 12,05 AM
A: PeulDosi@comunepiacenza.it
Oggetto: amicizia
1 allegato: strampelli.jpg
Caro Paolo,
la settimana scorsa ho potuto ammirare da vicino, a Rieti, il genio di Nazareno Strampelli, uno dei più importanti esperti italiani di genetica del tempo. I suoi sforzi lo condussero alla realizzazione di decine di varietà differenti di frumento, che egli denominò “Sementi Elette” alcune delle quali ancora coltivate fino agli anni Ottanta del XX secolo e perfino nel XXI secolo, che consentirono – in Italia e nei paesi che le impiegarono – ragguardevoli incrementi delle rese medie per ettaro coltivato, con consistenti benefici sulla disponibilità alimentare delle popolazioni. Vedi, qui al Demanio siamo convinti che di preferenza si stabiliscono proprio là dove ci sono molte persone ingiuste, almeno nel senso che essi danno all’ingiustizia, poiché se restassero da soli, ben presto tali giusti finirebbero col corrodersi vicendevolmente, come macine da mulino tra le quali non c’è chicco di grano da macinare. Però, porca di quella vacca, mentre ammiravo le creazioni di Strampelli ho urtato un sacco di farina e l’ho rovesciata per terra. Ho fatto finta di niente e ho cercato di buttarla sotto lo scaffale coi piedi, ma mi sono sporcato i pantaloni. Che figura. Nessuno mi ha detto niente, ma ho visto che mi guardavano i piedi e ridevano. Se mi girano demanializzo la baracca e ci faccio un deposito del Mulino Bianco.
P.S.: tutto a posto con Libertà?
Tuo, Robi
Be the first to comment on "IL FIGLIO DEL DEMANIO"