Il tiro dal fischio d’inizio nei tornei di calcio a 6 è più inutile di un bancomat in Grecia. Ieri stavamo mangiando un ghiacciolo al Torneo Libertas quando uno dei giocatori ci ha provato. Palla a centrocampo, fischio dell’arbitro, bomba, palla fra le mani del portiere. Il tiro dal fischio d’inizio è una forma di eiaculazione precoce. Hai voglia di arrivare subito in porta e non assapori lo scambio, l’uno-due, la preparazione, il metodo, l’esecuzione. E’ vero, come ci diceva ieri Marcello Astorri di SportPiacenza prima di rovesciare inavvertitamente la birra addosso a un ultras del Piacenza e di sparire dalla nostra vista, che nel calcio a 6 (ma anche in quello a 5, a 7 o a 8) che avere un giocatore che calcia forte da qualunque posizione fa sempre comodo, ma tirare dopo il fischio d’inizio è puro narcisismo. E’ un gesto sprezzante, pretenzioso, e quando non riesce (praticamente sempre) diventa per forze di cose ridicolo. I portieri non aspettano altro di vedere un bulletto che ci prova per raccogliere il pallone e far ripartire l’azione. Non lo diranno mai, perché i portieri sanno mantenere un segreto: ma quando vedono un tizio che li sfida da centrocampo dopo il fischio d’inizio, ecco, il primo pensiero che hanno quando bloccano il pallone è “ahahahah”.