IL GARGOYLE

Adriano Marzeglia è il Gargoyle. I giornalisti che seguono il Piacenza l’hanno ribattezzato così per il fisico possente, le spalle larghe e i muscoli che s’intravedono sotto la maglietta. Il Gargoyle è il nuovo bomber del Piacenza, capace di segnare 4 gol in 5 partite, comprese quelle in cui è partito dalla panchina. E potevano essere 5 su 5, se Marzeglia non avesse fallito un calcio di rigore. Il nuovo centravanti ha capito subito che cosa serve per ricevere gli applausi e la stima incondizionata dei tifosi del Piacenza: una maglia numero 9, i gol e le esultanze sotto al settore dedicato agli ultras della curva Nord.

Ieri, col Monza, Marzeglia ha segnato i due gol che hanno permesso al Piacenza di vincere la quarta partita di fila e di mantenere il primato in classifica insieme con la Pro Sesto. Il primo, per uno come lui, alto un metro e 93, è stato naturale: cross di Matteassi e colpo di testa. Il secondo, per un Gargoyle, è stato fin troppo semplice: palla nell’area piccola, un paio di avversari che lo spingono e gli tirano la maglia, lui che non li sente neanche, quasi se li trascina dietro, si mette il pallone sul destro e trova il pertugio giusto per infilare il portiere. In mezzo alla doppietta, una facile occasione che Marzeglia ha sprecato davanti alla porta, cose che capitano quando passi larga parte della tua vita in area di rigore.
Marzeglia è l’unico attaccante che fa le sponde e spizza i palloni senza saltare. Sul rinvio del portiere si mette lì, prende posizione, tiene dietro il difensore e colpisce coi piedi a terra. Saltare sarebbe una fatica inutile. Tanto la prende lo stesso. E se la palla finisce a Matteassi o a Stefano Franchi, Marzeglia non deve far altro che seguire l’azione ed essere pronto a ricevere il passaggio in mezzo per battere a rete. Il calcio, in fondo, è un gioco molto pratico. “Marzeglia ha una media gol incredibile”, ha detto alla fine della partita il mister del Piacenza, Arnaldo Franzini. “S’è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, ma per lui è una costante”.
Il tridente con Marzeglia in mezzo e Matteassi e Stefano Franchi ai lati pare già essere una certezza della nuova stagione. Senza dimenticare Luca Franchi, Galuppini e gli altri giocatori offensivi che, come ha spiegato Franzini, avranno tempo e spazio per dimostrare di essere all’altezza degli attuali titolari. Intanto, ora, sotto i riflettori c’è Marzeglia. Ieri, in tribuna stampa, si discuteva se fosse più un tipo da Mini o da Suv, una cosa che accade solo quando un giocatore è al centro dell’attenzione (avevamo capito che bomber Marrazzo sarebbe entrato nell’immortalità della Batusa quando l’avevamo visto allontanarsi al volante di una vecchia Mercedes station wagon). Questo è il momento del Gargoyle.

 

FOTO: INTERNET

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