DOPO CENTRAL PARK…

Fino ad una quindicina di anni fa le mamme dovevano lottare contro la resistenza delle pile stilo del Game Boy e le urla disperate dei figli che proprio non volevano saperne di mollare il divano e Pokémon per uscire all’aria aperta e prendere a calci un Super Tele. Oggi un’altra generazione di mamme deve lottare per far rientrare una nuova generazione di figli dispersi per la città alla ricerca dei Pokémon, smartphone alla mano.
Cambiano le persone e cambiano anche i cordoli. C’erano una volta quelli ben visibili di via IV Novembre. Tanto visibili che le colonnine rifrangenti presero il volo dopo qualche mese, sospinte dalle macchine in manovra. Ci ritroviamo oggi con i biscotti dello Stradone, indigesti a qualche automobilista, e soprattutto quella linea gialla che taglia il Corso.
C’è chi sostiene che quel cordolo non sia visibile, chi lo difende. E chi si ribalta tentando l’approccio diretto con la propria due ruote. Approcci diversi ma polemica inevitabile. Come la pazzia collettiva per Pokémon Go che non accenna a diminuire, anzi.
Perché allora non piazzare Mewtwo, il centocinquantunesimo Pokémon – uno dei più potenti del Pokédex – proprio sul cordolo? Visibilità assicurata ed isola pedonale garantita. Senza parigine a seminare il panico e transenne moleste di mezzo. Poi non andate in giro a dire che a Piacenza «non si cattura mai niente».

Nicolò Premoli

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