L’ING. REGGI

Roberto Reggi è tornato al suo primo amore: l’energia. Avrà chiuso per sempre con la politica? Chissà. La vita, è risaputo, è una rotonda che gira.

TESTO: REDAZIONE FOTO: FACEBOOK

Roberto è tornato l’ing. Reggi. E per il momento ha abbandonato i palazzi della politica per dedicarsi al suo primo amore: l’energia. La fonte della sua giovinezza.

Oggi, forte dei trascorsi professionali e dell’esperienza maturata in Enel prima di intraprendere la carriera amministrativa, l’ing. Reggi è responsabile delle concessioni di A2A, la multiutility con sede a Brescia. La politica, per ora, è un piacevole ricordo. Sindaco di Piacenza per due mandati col Pd, l’ing. Reggi non è mai approdato a Montecitorio, ma ha percorso lunghi giri in camper con Matteo Renzi prima di diventare sottosegretario all’Istruzione per poi assumere l’incarico di figlio del Demanio. Dal palazzo di via Barberini, sede romana dell’Agenzia, il figlio del Demanio ha regalato a Piacenza Palazzo Farnese, sedici caserme, dodici spiagge sul Po, otto edifici statali, due fabbriche abbandonate e una Fiat Ritmo dell’84. Con un mix di senso istituzionale e praticità politica tipica di chi ci vede lontano. 

Oggi che all’alba dei 60 anni è tornato nel settore dell’energia, l’ing. Reggi è conosciuto nell’ambiente come l’uomo che sussurra agli impianti. «Hai fatto il tuo dovere per oltre 50 anni come impianto essenziale in Sicilia. Ora è arrivato il momento per rigenerarti completamente: riconversione a gas ad alta efficienza, parchi di energia rinnovabile, trattamenti innovativi della frazione organica, di plastica e vetro, regolazione in rete con compensatori sincroni e batterie ad alto rendimento». Tecnica grazie alla quale persuade i termovalorizzatori a convertirsi in centrali idroelettriche per la gioia dei suoi colleghi.

Nella vita quotidiana, lontano dalle turbine, l’ing. Reggi è quello di sempre. A cominciare dalla cura della sua magione.

L’attività sportiva continua ad avere un ruolo centrale nel vivere quotidiano dell’ing. Reggi. Dalla bicicletta alla sua grande passione: il calcio.

Anche le frequentazioni non sono cambiate. L’ing. Reggi trova il tempo per gli amici e per i congiunti di sempre.

Una vecchia nuova vita intrapresa con entusiasmo. «Non è stato facile, ma a poco più di un anno dal rientro posso dire di aver ripreso pienamente il mio ruolo all’interno di una struttura prettamente tecnica di un’importante azienda italiana, dopo un’interruzione di 15 anni in cui mi sono dedicato al servizio politico-amministrativo». Già. Avrà chiuso per sempre con la politica attiva? Chissà. La vita, è risaputo, è una rotonda che gira. Hasta siempre, ing. Reggi.

 

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