I METRI CONTANO

Epidemia: cazzi loro. Pandemia: cazzi anche nostri. E poi Dpcm, Iss, Oms, screening, Mes: come il coronavirus cambierà per sempre il nostro lessico. 

TESTO: REDAZIONE FOTO: INTERNET

L’epidemia cambierà per sempre il nostro lessico. E di conseguenza il nostro modo di esprimerci. D’ora in avanti, quando non avrete voglia di andare al Madhouse, direte semplicemente «sono in lockdown». Oppure, quando non riuscirete a portare a cena una ragazza, la ammonirete dicendo che è più complicata di un Dpcm. Fatto sta che l’emergenza per il coronavirus ha arricchito il nostro dizionario con termini mai sentiti prima. Eccoli.

Dpcm: funziona così: i giornali lo anticipano e alle due di notte Coso interviene in diretta su Facebook per annunciare quel che tutti già sanno. Solo che vogliono sentirselo dire da lui. Solitamente il Dpcm è composto da almeno 496 pagine e da norme chiare e semplici come «all’articolo 876 del comma 7 che rimanda al comma 4 del dl n. 232 del 10/04/2020 bis. Mi raccomando il bis perché è importante».

Lockdown: è l’unico atto politicamente concreto intrapreso dal governo, dai presidenti delle Regioni e dagli amministratori locali per compensare il fatto di non saper fare altro. A dire «restate in casa» son capaci tutti. Anche i grillini. La particolarità del lookdown in Italia è che viene annunciato il mese della proroga ma mai l’anno.

Epidemia: cazzi loro.

Pandemia: cazzi anche nostri.

600 euro una tantum: il meccanismo è quello delle televendite di Giorgio Mastrota: le prime cento telefonate riceveranno in omaggio un fantastico bonus di 600 euro dall’Inps grazie al quale potrete fare la spesa, pagare l’affitto, le bollette, il mutuo, le rate aziendali e la cassa integrazione dei dipendenti. E se siete parsimoniosi vi mettete pure via qualcosa.

Iss: cellula terroristica affiliata ad Al Qaeda.

Oms: nuova forma di meditazione che consiste nel pensare un giorno una cosa e il giorno dopo un’altra. «Ommmmmssssss. Le mascherine non servono». «Ommmmmssssss. Le mascherine sono indispensabili».

Distanziamento sociale: i metri contano.

Eurobond: titoli di Stato europei per i quali Coso ha intrapreso la sua sfida personale alla Germania. «Sono bond. Eurobond».

Mes: il grande interrogativo che infiamma il dibattito politico italiano ed europeo: è più forte Cristiano Ronaldo o Mes?

Amuchina: prima, quando la usavi sull’autobus per Sant’Antonio, ti guardavano come se fossi un pazzo schizzinoso fobico ipocondriaco. Ora se non la usi sei uno che se ne fotte della collettività.

Bollettino: il capo della Protezione civile informa la stampa e la cittadinanza sull’andamento dell’epidemia. Poi se ne va alla prima domanda dei giornalisti.

Task force: è la squadra di esperti (?) guidata da Vittorio Colao (!) per rilanciare l’economia del paese (?!?).

Smart working: strumento utile ai fancazzisti che ben sapendo di non fare nulla da mattina a sera potranno giustificarsi con la tradizionale scusa «guarda che a casa ho lavorato eh».

Autocertificazione: soggetta al cambiamento ogni due-tre ore, è lo strumento atto a dimostrare che da Bobbio a Podenzano ci sono esattamente 200 metri. Quindi posso fare jogging.

Faq: you.

Runner: strettamente collegati all’autocertificazione, prima dell’avvento dell’epidemia, e prima che diventasse una professione, erano semplicemente «quelli che ogni tanto vanno a correre sul Facsal per tenersi in forma». Salutisti, astemi e iscritti al partito di Calenda, quando hanno riaperto le librerie sono diventati tutti booker.

Drive through: è la modalità per effettuare le analisi restando in automobile. «Un Big Mac e un tampone grazie».

Indice di contagio: quando raggiungerà le percentuali di Italia Viva saremo a posto.

Paziente zero: è un’entità astratta che aleggia nei focolai e destabilizza la popolazione. «Sono io il paziente zero!». «No! Io sono il paziente zero!».

Asintomatico: soggetto che trasmette il virus agli altri mentre lui continua a girare tranquillo perché tanto sta bene e poi degli altri chissenefrega. Praticamente è un sinonimo di politico.

Screening: tracciamento dei contatti e degli spostamenti tramite un App o un software. D’ora in avanti sarà Siri a dirti «hey, che tempo fa oggi a Piacenza?».

Share

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi