GIORNALISTI DISPERATI

TESTO: FILIPPO MERLI

I giornalisti piacentini sono sfigatissimi. Raccontano la crisi e sono i primi a rimanerci sotto. Dopo i redattori della Cronaca, tutti a spasso in seguito alla sospensione delle pubblicazioni del quotidiano nel gennaio scorso, ora a rischiare il posto sono quattro giornalisti di Teleducato. Il primo ottobre scadranno i termini del contratto di solidarietà senza possibilità di proroga e finora l’editore dell’emittente televisiva – che ha già lasciato a casa sette dipendenti dalla sede di Parma – non ha dato segnali di voler continuare a investire nella redazione piacentina. A Piacenza la crisi si fa sentire soprattutto nel settore dell’editoria. Gira e rigira ci vanno sempre di mezzo i giornalisti.

LA SCOMMESSA DI PIACENZASERA

La crisi dell’editoria, però, è stata una fonte d’ispirazione per chi ha avuto il coraggio di puntare sul web. Dalla situazione critica della stampa piacentina sono nate idee interessanti e con un ottimo seguito di lettori. Come PiacenzaSera.it, il primo sito internet locale a ribellarsi al pensiero che i piacentini si sentono vivi solo quando leggono la pagina dei morti. “L’idea di PiacenzaSera – dice il direttore Mauro Ferri alla Batusa – è nata qualche anno fa e si è concretizzata alla fine di luglio del 2007, quando la testata è stata registrata in tribunale. All’epoca a Piacenza c’erano solo Libertà, un quotidiano che tutt’ora vive di rendita grazie alla sua storia centenaria, e La Cronaca, un giornale che non ha mai voluto mirare più in alto dell’azione di disturbo nei confronti di Libertà”. Ferri è un ex collaboratore del quotidiano di via Benedettine che a un certo punto ha lasciato la carta stampata per il web. “Abbiamo iniziato le pubblicazioni nel febbraio 2008 e da allora siamo in continua espansione” prosegue Ferri. PiacenzaSera fa parte della cooperativa piacentina Codex10 e i giornalisti che scrivono con una certa assiduità sono cinque o sei. “Ora l’obiettivo è resistere alla crisi dell’editoria e continuare con la nostra linea”.

LA SMART DEL PIACENZA.IT

In giro per la città capita spesso di incrociare una Smart nera con gli adesivi del Piacenza.it sulle fiancate. Quella è la macchina di Giampietro Bisaglia, responsabile del portale di informazione che fa parte del circuito di Citynews, un network che punta tutto sull’informazione locale presente in 38 province italiane. “ilPiacenza – spiega Bisaglia – è nato nel 2008 e, secondo i dati audioweb di qualche mese fa, è il sito più letto della città. Ci occupiamo di notizie esclusivamente inerenti a Piacenza e abbiamo una media di diecimila accessi al giorno”. La redazione del Piacenza.it, oltre a Bisaglia, è composta da Gianfranco Salvatori, Emanuela Gatti e Irene Palladini. Poi c’è il quotidiano online di Radio Sound, Piacenza24.com. “Il nostro portale – dice il coordinatore Marcello Pollastri – già una decina d’anni fa dava qualche notizia flash, ma il sito viaggia a pieno regime da un paio d’anni”. I giornalisti di Piacenza24 si dividono tra radio e internet , parlano e scrivono, leggono il giornale radio e cercano notizie da inserire nel sito.

C’E CHI VIVE DI SOLO SPORT

Sportpiacenza.it, invece, è solo sul web ed è il primo sito piacentino dedicato esclusivamente allo sport. “L’idea – racconta Matteo Marchetti – è nata nel 2009 per dare risalto allo sport piacentino che in quel periodo era ad altissimi livelli. Nel mondo dell’informazione piacentina non c’era nulla di simile e i risultati sono stati immediati, sia da parte dei lettori sia da parte delle varie società. Nell’ultimo anno i nostri dati sono più che raddoppiati. Ora abbiamo ventimila pagine viste al giorno con picchi di settemila visite alla domenica. Il nostro ruolo, ora che a Piacenza ci sono sempre meno organi di informazione, è ancora più importante”. Ferri, Bisaglia, Pollastri e Marchetti hanno una cosa in comune: sono tutti ex giornalisti della carta stampata (Ferri di Libertà e gli altri della Cronaca) che per motivi diversi hanno scelto internet. La crisi – e la sfiga – si combatte sul web.

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