TROVA ROBERTO

Mancava giusto Bruno Vespa. Mentre Renzi fa il tour in camper, Reggi fa il giro delle televisioni. Ieri sera, quando il campanello del salotto di “Porta a Porta” ha suonato, Roberto non ha neppure chiesto “chi è” e ha aperto con un sorriso. E’ Rai Uno, è Vespa: il top del talk show politico. Eccolo Reggi, camicia bianca e giacca blu, in collegamento dalla sede piacentina del Partito Democratico, o Pd. Sullo sfondo qualche libro che sembra messo lì apposta e uno scaffale bianco con inserti rossi. Reggi è microfonato, ha l’auricolare per sentire le domande da studio e comincia col rottamare Silvio Berlusconi: “Non ne possiamo più di Berlusconi. Non ne possiamo più per i danni che ha combinato in questi anni e per le conseguenze che lascerà anche nei prossimi mesi sull’economia italiana insieme a Tremonti e agli amici suoi. Noi insieme a Matteo Renzi stiamo cercand…”. Suona il campanello. Reggi si deve fermare. Entra in studio Marcello Sorgi, editorialista della Stampa. Ma era solo l’anteprima. Il bello arriva dopo con l’inizio della trasmissione vera e propria (qui la replica della puntata). Sigla. Bruno Vespa presenta gli ospiti, tra cui Ignazio La Russa (in collegamento) e Daniela Santanché. Dopo una mezz’oretta Vespa tira fuori due sagome cartonate di Renzi e Bersani e torna da Reggi. Che attacca bottone sull’assemblea del Pd e dopo qualche minuto viene nuovamente interrotto, stavolta dal conduttore: “Mi scusi, scusi, facciamo interventi più brevi, la prego”. In studio c’è anche Marina Sereni, vicepresidente del Pd: “C’è una differenza tra me e Reggi che forse lei non si immagina” dice rivolta a Vespa. Reggi ascolta in silenzio. “Al congresso del 2009 io ho votato Franceschini, Reggi votò per Bersani”. Reggi incalza, la Sereni insiste, il dibattito si accende. Roberto è gran protagonista. Parte un servizio su Renzi. Si discute ancora di primarie e statuti prima dei saluti finali. Anche questa è fatta. Ma non è tutto. Oggi Reggi era anche sulle pagine dell’Unità e questa mattina è intervenuto a “24 Mattino” su Radio 24. Ecco che cosa è successo.

 VINCIAMO NOI

“Siamo ragionevolmente sicuri di vincere”. Cosi’ Roberto Reggi, coordinatore della campagna elettorale di Matteo Renzi ospite a ”24 Mattino” su Radio 24 in merito alla sfida per le primarie del centrosinistra. ”Non siamo proprio soddisfatti delle regole, volevamo quelle che c’erano prima che erano andate bene sempre – ha aggiunto l’ex sindaco di Piacenza – Ho l’impressione, non tanto velata, che tante persone che appartengono all’establishment di Bersani vogliano mettere dei paletti per ostacolare la larga partecipazione”. Invitato a fare i nomi di chi rema contro, Reggi ha detto: ”Marini, la Bindi, Fioroni, hanno sostenuto un ordine del giorno che voleva restringere fortemente le regole di accesso al voto. Ho dimenticato D’Alema? Sì, forse dovevo metterlo per primo. Non sono nemici ma avversari politici, persone alle quali abbiamo chiesto: ”Sono 15 anni che sei lì, le idee che avevi hai avuto tutto il tempo per realizzarle”. Io ho fatto per 10 anni il sindaco, poi sono tornato a fare il mio mestiere, contento di aver servito la mia comunità”.

(Asca)

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