ATHLETICO CON L’ACCA

In due per uno stadio, ma i tifosi della Lupa e la società ribadiscono il concetto: la storia siamo noi. E il presidente Marco Gatti su Facebook scrive Athletico Bp con l’acca come l’Athletic Bilbao, la squadra spagnola che tessera solo giocatori baschi.

Un’acca in più può fare la storia. Come nel caso dell’Athletic Bilbao, la squadra spagnola nota per tesserare solo giocatori baschi o di origine basca. Buoni o scarsi che siano, i calciatori che indossano la maglia a strisce bianche e rosse devono provenire dalle regioni di Hegoalde e Iparralde. La carta d’identità conta più dei piedi. Nel nome del club, però, è rimasta l’acca per mantenere un certo senso di internazionalità e per sottolineare l’origine britannica della squadra. L’acca è scomparsa solo nel periodo franchista, in cui il nome passò da Athletic ad Atlético per questioni di nazionalizzazione. Marco Gatti, presidente della Lupa Piacenza, scrive Atlhetico con l’acca dopo la elle per indicare l’Atletico Bp, la capolista della serie D che vorrebbe dividere lo stadio Garilli con i biancorossi. Può essere una scelta casuale, oppure Gatti mette un’acca in più per rimarcare che la prima squadra della città resta quella che ha ereditato il marchio del Piacenza Calcio e che si è assicurata il Garilli per i prossimi quattro anni, indipendentemente dalla serie. Quell’acca comparsa in un post di Gatti sulla bacheca di Facebook della Sparuta Presenza, in questo caso, potrebbe simboleggiare come l’Atlhetico Bp – per dirla col presidente – sia una specia di Athletic Bilbao, una realtà a parte, con progetti e tifosi diversi da quelli della Lupa.

BUONA FORTUNA

Tutto è cominciato con le dichiarazioni del presidente dell’Atletico Bp, Scorsetti, a Radio Sound: “So che sui media nazionali ci hanno paragonato al Chievo e devo dire che mi ha fatto molto piacere, perché è una società sana che da diversi anni milita nel massimo campionato. A Verona i due club si dividono molto bene l’impianto e mi piacerebbe che fosse così anche a Piacenza“. “La dirigenza – ha scritto Radio Sound – si è mossa per presentare la problematica al Comune e le gare con Spal, Pistoiese e Lucchese, i rossoneri potrebbero giocarle al Garilli”. I tifosi della Lupa (cioè del vecchio Piace) non ci stanno. Il pensiero che circola in curva e su Facebook è più o meno questo: lo stadio Garilli è del Piacenza e ci gioca il Piacenza. Punto. Libertà e le altre testate piacentine hanno iniziato a parlare di bagarre per lo stadio e hanno iniziato a seguire il caso. Ieri sulla questione sono intervenuti anche i proprietari della Lupa, i fratelli Marco e Stefano Gatti, che in un comunicato ufficiale hanno detto che “la società biancorossa trova inappropriato che il sodalizio del presidente Scorsetti avanzi tali richieste esclusivamente a mezzo stampa e non lo faccia interfacciandosi direttamente con il nostro club che ha in concessione la struttura per i prossimi 4 anni”. Gatti, sulla bacheca della Sparuta, ha ribadito il concetto: buona fortuna all’Atlhetico (con l’acca), ma la storia siamo noi. “Abbiamo risposto con un comunicato stampa sperando di mettere fine a questa continua controversia che si è creata e che sinceramente non vogliamo”.  ha scritto Marco Gatti. “Questo progetto è nato con un programma ben preciso per riportare in tre anni questa società e i nostri tifosi in Lega Pro per poter riproporre derby storici con Cremonese, Reggiana, Pavia. Rispettiamo l’Atlhetico e gli auguriamo le migliori fortune ma riteniamo che la nostra storia e i nostri colori debbano confrontarsi con città che negli anni hanno fatto la nostra storia”. Più che una questione di acca, la dirigenza e i tifosi della Lupa ne fanno una questione di storia.

filippo.merli@labatusa.it

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