I clienti dell’Ikea di Toronto hanno avvistato un macaco col cappotto che si aggirava tra gli scaffali. E’ forse un’operazione d’immagine ideata per risollevare la reputazione della multinazionale svedese, distrutta dalla protesta di Le Mose? In tal caso, che cosa ci dobbiamo aspettare a Piacenza? Cerbiatti in tangenziale? Gazzelle in Piazza Cavalli?

FOTO: INTERNET

Darwin è un nome poco originale per una scimmia. Ma se la scimmia porta un cappotto col pelo e gira per l’Ikea di Toronto, allora la storia può finire su tutti i giornali del mondo. I clienti che giravano coi carrelli nel grande magazzino canadese hanno notato un esemplare di macaco col paltò che si aggirava un po’ confuso tra gli scaffali. Qualcuno lo ha immediatamente immortalato col telefonino e le immagini hanno fatto il giro di Twitter. “Era smarrita, impaurita e al tempo stesso irresistibile nel suo cappottino imbottito” ha raccontato una delle prime clienti ad avvisare la scimmia. Dicono che Darwin sia fuggita dalla gabbia che si trovava nell’auto del suo padrone  – poi multato per possesso di animali protetti – e che una volta catturata sia stata trasferita in un centro specializzato. Ma siamo certi che sia andata veramente così? Insomma, che cosa ci faceva una scimmia col cappotto all’Ikea di Toronto? Come ci è finita? E’ forse un’operazione d’immagine ideata per risollevare la reputazione della multinazionale svedese, distrutta dalla protesta di Le Mose? In tal caso, che cosa ci dobbiamo aspettare a Piacenza? Cerbiatti in tangenziale? Gazzelle in Piazza Cavalli? Koala sui platani del Facsal? Staremo a vedere. E comunque quella scimmietta in cappotto è un amore, mi viene voglia di comprare un comodino.

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