Ci manca da morire l’articolo sulla settimana bianca dei politici e sui buoni propositi dei sindaci della provincia per l’anno nuovo. Era un pezzo noioso per i collaboratori sottopagati, ma almeno i lettori avevano la soddisfazione d’incazzarsi se il loro primo cittadino se la spassava a Madonna di Campiglio mentre loro erano in ufficio.
FOTO: INTERNET
Non ci sono più i pezzi di giornale di una volta. Ormai non ci sono più i giornali, ma questo è un altro discorso. Il fatto è che ci manca da morire il pezzo sui luoghi di vacanza dei politici e i buoni propositi per l’anno nuovo dei sindaci della provincia. Prima c’era sempre, era un appuntamento fisso, un articolo standard da buttare fuori nei giorni di festa, quando non c’è mai niente da scrivere. Si prendevano tre o quattro corrispondenti sottopagati e si diceva loro di telefonare ai sindaci delle rispettive zone di competenza. Il redattore importante chiamava solo il sindaco della città e organizzava il lavoro degli altri. Magari qualcuno l’ha fatto e ce lo siamo perso, magari il pezzo è pronto e stanno solo aspettando il giorno giusto per pubblicarlo, ma siamo smaniosi di sapere se il primo cittadino di Ottone è andato in settimana bianca e se quello di Coli ha scelto Ortisei o Cortina, tipo Vacanze di Natale ’83 con Jerry Calà che suona I Like Chopin al piano.
Altri tempi, è questo il punto: adesso c’è la crisi e neanche i sindaci della provincia vanno a sciare. Forse è per questo motivo che Libertà e i siti internet piacentini non fanno il solito pezzo di fine anno. Prima c’erano i soldi, la gente se la passava bene e leggeva con piacere quale località sciistica aveva scelto il primo cittadino del suo paese. Adesso che sono quasi tutti al verde è un attimo che s’innervosiscano se vengono a sapere che il sindaco se la spassa a Madonna di Campiglio mentre loro sono in ufficio e l’unico ponte che conoscono è quello sul Nure. Peccato, però. Era un articolo noioso per i collaboratori, ma allo stesso tempo era un pezzo divertente per i lettori. Anche i buoni propositi per l’anno nuovo erano fantastici. Sindaci che si auguravano la pace nel mondo, sindaci che facevano gli auguri alla comunità, tutta la comunità, nessuno escluso, sindaci ottimisti, sindaci pieni di idee e di progetti da realizzare, sindaci convinti che l’anno della rinascita fosse sempre quello successivo. Peccato, davvero. Può darsi che le primarie abbiano distratto politici e giornalisti. Sono tutti concentrati lì e nessuno si chiede più dove andrà mai il sindaco di Farini per Capodanno. I lettori vogliono il pezzo, lo pretendono e in fondo lo meritano. Sono tempi difficili. Date loro almeno la soddisfazione d’incazzarsi se c’è un politico che parla di crisi sulla seggiovia di Bormio.
filippo.merli@labatusa.it
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