MANCAVA SOLO LA LURIDA

Una partita in notturna senza il paninaro con la porchetta e la birra non è la stessa cosa. Ieri sera al Garilli era tutto perfetto, mancava solo il baracchino col tizio che domandava “ketchup o maionese?”.

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FOTO: INTERNET

Mancava solo la Lurida. Con la porchetta, la maionese e la birra in bottiglia. Una partita in notturna senza il paninaro non è la stessa cosa. A Piacenza il più famoso era la Lurida di via Colombo, ora c’è Michele dalle parti del cimitero e quello di fronte al Simply lunga la via Emilia. Ma allo stadio ieri non c’era, o almeno noi non l’abbiamo visto. Una volta il baracchino si metteva davanti alla curva Nord e distribuiva panini con la salamella ai tifosi del Piace. Era il ritrovo degli ultras, il posto in cui fare fondo prima di scolare qualche birra calda in curva. Si mangiavano panini con le cipolle e i peperoni perché si doveva cantare, non limonare, e si poteva trascorrere un’oretta al retrogusto di griglia unta e grasso sciolto. Ogni stadio che si rispetti ha il suo paninaro – anche di giorno, non solo di sera – che di solito ha prezzi esorbitanti e prodotti irresistibili. Il paninazzo prima della partita è un rito a cui è un peccato dire di no. Il tizio prende due fette di pane enormi, le mette a scaldare, ti chiede “cosa ci vuoi dentro?”, poi prende la carne surgelata e la sbatte sulla griglia. Tu guardi. Aspetti. Bevi un goccio. Allora lui schiaccia la carne, la gira, la cura con lo sguardo. Quindi la piazza nel panino e si dirige verso il grande barattolo di ketchup senza marca. Chiude, avvolge nel tovagliolo e serve caldo. E tu godi e per un attimo pensi che non ci sia nulla di meglio al mondo. Una volta finito il panino puoi bere quanto vuoi. Il mattone che hai sullo stomaco assorbe tutto e regge l’alcol alla grande. Ieri sera al Garilli, a parte il vento, era tutto perfetto: c’erano i tifosi che cantavano, la Lupa che giocava e il Salsomaggiore che non faceva paura. E’ arrivata anche la vittoria con un gran gol di Dede Valla. Perfetto. Mancava solo la Lurida.

filippo.merli@labatusa.it

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