STORIA DI UN ARRESTO

Dalla laurea in ingegneria aeronautica fino al brevetto di pilota civile, dagli elicotteri fino alle cariche di amministratore delegato e presidente di Finmeccanica: ecco chi è il piacentino Giuseppe Orsi, arrestato stamattina con l’accusa di corruzione internazionale.

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FOTO: INTERNET

L’ultima volta che si parlò di Giuseppe Orsi fu per una colazione a palazzo. Era il 14 dicembre e Dagospia riportò l’indiscrezione secondo cui il piacentino – arrestato stamattina con l’accusa di corruzione internazionale – tentò di “imbucarsi” a un incontro importante in un palazzo di Abu Dhabi prima di essere allontanato dalla sicurezza. Secondo Dago, l’amministratore delegato di Finmeccanica si trovava negli Emirati Arabi con il premier Mario Monti e con il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, per una missione governativa. “Con un finale alla Totò le Moko – scrisse Dagospia – che ha messo a dura prova i nervi dei nostri diplomatici. Grazie ai buoni uffici del sottosegretario alla presidenza, Antonio Catricalà, Giuseppe Orsi si sarebbe presentato, pur ufficialmente non invitato, all’incontro ad Abu Dhabi con il principe ereditario e vice comandante supremo delle Forze Armate degli Emirati Arabi. Un appuntamento organizzato dallo sceicco-finanziere Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Il presidente di Finmeccanica avrebbe, sempre secondo il racconto di alcuni presenti, cercato d’imbucarsi anche alla colazione che seguiva i colloqui. Ma a questo punto sarebbero intervenute le forze di sicurezza locali, trascinando l’intruso fuori dal palazzo”. Un aneddoto riportato in esclusiva da Dagospia, tutto il contrario della notizia dell’arresto di Orsi che oggi è su tutti i principali siti d’informazione nazionali.
Orsi è stato arrestato per ordine del giudice di Busto Arsizio con l’accusa di corruzione internazionale per le presunte tangenti che sarebbero state pagate per chiudere la vendita di dodici elicotteri al governo indiano. “Altri due ordini di cattura – scrive il Corriere.it – sono stati firmati per i mediatori che si sarebbero occupati di veicolare le “mazzette” e avrebbero consentito all’azienda di creare “fondi neri” proprio per poter pagare chi aveva agevolato l’operazione. Mentre gli indagati venivano prelevati nelle loro abitazioni, sono scattate decine di perquisizioni nelle case e negli uffici di alcuni manager del colosso di difesa”. Agli arresti domiciliari è finito anche Bruno Spagnolini, ad di Augustawestland, l’azienda italiana che progetta, realizza e costruisce elicotteri.
Era l’aprile del 2012 quando i giornali parlarono di Orsi come indagato dalla Procura di Napoli per corruzione internazionale e riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita dei dodici elicotteri al governo indiano da parte di Agustawestland nel 2010. “L’ipotesi dell’accusa – scriveva il Corriere – è che per chiudere quell’affare siano state versate tangenti ad esponenti politici di New Dehli e versati finanziamenti ai partiti italiani, in particolare alla Lega. All’epoca l’azienda era guidata proprio da Orsi che si sarebbe avvalso di due consulenti – uno svizzero e un britannico – per gestire i rapporti con gli esponenti dei partiti”. Lo stesso giorno Orsi fu intervistato dal Tg1, dove smentì ogni coinvolgimento nella vicenda. “Non ho mai pagato nessuna somma illegale né alla Lega né a qualcun altro” disse il piacentino. “Nei miei anni da presidente o ad di Austawestland e di Finmeccanica non mi è mai capitato di pagare alcunché di illegale. La ragione sarebbe inoltre ridicola, perché ero parte di una terna di candidati interni e il ministero del Tesoro ha fatto la sua scelta tenendo conto delle mie capacità”.
Orsi, classe 1945, è laureato in ingegneria aeronautica e ha cominciato ad approfondire la conoscenza di finanza e management alla Wharton School della University of Pennsylvania prima di prestare servizio militare all’Aeronautica Militare (dove ha ottenuto il brevetto di pilota civile). Il primo incarico importante l’ha ottenuto alla fine degli anni ’80, quando gli è stata assegnata la nomina di direttore vendite della divisione aeroplani di Augusta, mentre nell’89 è diventato presidente e ad di Augusta Aerospace Corporation, una consociata nordamericana di Augusta con sede a Filadelfia – con tanto di ufficio per relazioni governative a Washington. Nel marzo del 2001 Augusta e Westland si sono fuse e Orsi è diventato direttore generale marketing e vendite prima di assumere la carica di amministratore delegato nel novembre 2004. Negli anni successivi Augustawestland ha fatto segnare una crescita notevole in termini di ordini, profitti ed elicotteri consegnati, fino ad avere 13mila dipendenti in tutto il mondo. Nel maggio del 2011 Orsi ha ricoperto la carica di ad di Finmeccanica – un colosso italiano attivo nella difesa e nell’aerospazio – di cui dal dicembre 2011 è diventato anche presidente dopo le dimissioni di Pier Francesco Guarguaglini, coinvolto in uno scandalo di presunti appalti e fondi neri.
Oggi, dopo la notizia dell’arresto di Orsi, Finmeccanica ha diffuso una nota in cui esprime solidarietà al piacentino e a Spagnolini, oltre a comunicare che l’attività dell’azienda prosegue con ordine. Il premier Mario Monti, a Uno Mattina, ha dichiarato che per quanto riguarda Finmeccanica “c’è un problema relativo alla governance che affronteremo”. Nel frattempo il piacentino Giuseppe Orsi è stato arrestato.

scrivania@labatusa.it

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3 Comments on "STORIA DI UN ARRESTO"

  1. si chiama AGUSTA WESTLAND, cribbio.
    l’Augusta era un’altra…

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