RETROSCENA

Ieri il parlamentino della Fondazione ha scelto i tre personaggi di chiara fama che completeranno il Consiglio generale, ma nessuno ha detto nulla sul duro scontro tra Sergio Giglio e Giacomo Marazzi che ha animato la riunione. Al centro ci sarebbe ancora il Dossier Giglio. Intanto Francesco Scaravaggi sarebbe in netto vantaggio nella corsa alla presidenza. Ecco la seconda puntata di “RiFondazione”, la nostra piccola inchiesta sulla Fondazione di Piacenza e Vigevano

marazzi

FOTO INTERNET: GIACOMO MARAZZI

Le elezioni hanno spostato per qualche giorno l’attenzione dei media piacentini dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che in queste settimane sceglie il proprio presidente. Oggi Libertà torna sull’ente di via Sant’Eufemia e racconta la nomina dei tre membri che, da ieri, fanno parte del Consiglio generale (il Consiglio è l’organo che elegge il presidente). I tre sono l’artista piacentino Giorgio Milani, il fisico del Cern di Ginevra Lucio Rossi – anch’egli di origine piacentina – e la geologa di Vigevano Caterina Cornalba. Così il Consiglio generale è al gran completo: ora non resta che eleggere il successo di Giacomo Marazzi. E qui viene il bello.

QUELLO CHE NON VI HANNO DETTO

Quello che Libertà e le altre testate non hanno scritto è che, durante la riunione di ieri, Sergio Giglio e Giacomo Marazzi hanno dato vita a uno scontro verbale piuttosto duro (i ben informati parlano addirittura di una lite vera e propria). “Sergio Giglio, uno dei due candidati alla presidenza (l’altro è Francesco Scaravaggi), ha lasciato rapidamente la Fondazione limitandosi ad un serissimo ‘tutto bene'”, ha scritto Libertà. In realtà le cose sono andate diversamente. Al centro dello scontro c’era il Dossier Giglio, il documento che parla di una minusvalenza di circa 100 milioni di euro nel portafogli titoli della Fondazione. Durante la riunione Giglio ha elencato una per una tutte le perdite di bilancio a Marazzi, che ha smentito e ha respinto ogni addebito. Giglio avrebbe lasciato la riunione con una frase abbastanza efficace: vedremo chi ha ragione quando sarà presentato il bilancio.

EQUILIBRI

Oggi Libertà ha parlato di “Fondazione spaccata in due”, ma dopo l’elezione dei tre nuovi membri del Consiglio gli equilibri si sono spostati ancor più dalla parte di Scaravaggi, che già sembrava favorito su Giglio nella corsa alla presidenza. Ora come ora, all’interno del Parlamentino (che è composto da 25 elementi, 22 consiglieri eletti dalle istituzioni, dal volontariato e dalla società civile più i 3 saggi scelti ieri) i voti a favore di Scaravaggi sarebbero 13 contro i 12 di Giglio. Ma all’elezione del nuovo presidente mancano ancora una quindicina di giorni e – come accade spesso in vicende così delicate – non sono escluse sorprese.

scrivania@labatusa.it

Qui la prima puntata di “RiFondazione”

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2 Comments on "RETROSCENA"

  1. Ma dell’acqua nessuno parla ? Un piccolo caso di conflitto di interessi !!!

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