LA CARROZZA DEL VINCITORE

Ultimamente più che la Fondazione di Piacenza e Vigevano sembra il Cremlino: e noi della Batusa, che andiamo matti per gli intrighi di palazzo, non potremmo chiedere di meglio. Le ultime voci di corridoio dicono che Sergio Giglio sia intenzionato a presentare ricorso contro uno dei consiglieri. E poi c’è quella storia dei sostenitori dei candidati che hanno come quartier generale un ristorante. Ecco la terza puntata di “RiFondazione”, la nostra piccola inchiesta sulla Fondazione.

robertoreggi

FOTO: INTERNET

Qui alla Batusa ci teniamo alla larga dalle notizie, ma andiamo matti per gli intrighi di palazzo. E la Fondazione di Piacenza e Vigevano, in questo periodo, sembra la garçonnière del Cremlino.

DENTRO AL PALAZZO

Le ultime voci di corridoio dicono che Sergio Giglio vuole presentare ricorso per incompatibilità contro uno dei consiglieri del Consiglio, l’organismo che, a metà marzo, eleggerà il nuovo presidente (quello attuale è Giacomo Marazzi, da non confondere con il bomber della Lupa, Carmine Marrazzo). L’altro candidato alla presidenza, Francesco Scaravaggi, è oggi favorito su Giglio (si parla di 13 voti contro 12). Lo scontro è duro e i sostenitori di Giglio non sono troppo ottimisti sul destino del loro favorito – uno di loro ci ha parlato qualche giorno fa e ci ha detto: “Praticamente siamo fottuti”. Ma se il ricorso fosse presentato davvero, e se avesse successo, allora gli equilibri potrebbero cambiare.

FUORI DAL PALAZZO

In questi giorni si parla naturalmente di “Fondazione spaccata in due”. Ma quali sono gli schieramenti dei due candidati alla presidenza? Negli ultimi anni la guida Fondazione è stata un affare del Partito Democratico, e la scelta del nuovo presidente dipenderà anche questa volta dal centrosinistra. Francesco Scaravaggi, esponente del mondo dell’associazionismo, rappresenta la linea di continuità della gestione Marazzi e può contare sui centristi del Pd, ovvero sul sindaco, Paolo Dosi, e sugli uomini che gli sono vicini. Con Scaravaggi ci sono anche l’ex sindaco Roberto Reggi, l’ex vicesindaco Anna Maria Fellegara, il direttore amministrativo dell’Università Cattolica, Marco Elefanti. Questo clan è descritto da alcuni come il “gruppo della Carrozza”, come il nome del ristorante nel quale s’incontra sovente. Sergio Giglio è sostenuto dall’opposizione, dagli ambienti liberali del centrodestra, ma forse può contare anche su qualche sponda nel Pd, soprattutto nell’area del vicesindaco, Francesco Cacciatore. Ma loro tutti insieme, non si sono mai visti in un ristorante.

scrivania@labatusa.it

Qui la prima e la seconda puntata di “RiFondazione”

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  1. E LUCE FU | LA BATUSA

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