CHIAMARSI BOMBER

Il gruppo di Facebook “Chiamarsi bomber tra amici senza apparenti meriti sportivi” spacca: i creatori sono di Stradella e vengono spesso a Piacenza in cerca di calciatori dilettanti e ragazze. Li abbiamo intervistati per sapere se conoscono Bomber Camozzi: “Piacenza è magica e le serate al Caprice erano un must, roba da veri bomberoni”.

chiamarsi bomber

TESTO: FILIPPO MERLI

I calciatori corrono dietro al pallone e alle ragazze. Poi vanno a fare l’aperitivo con la tuta della squadra, ci provano con la barista e si chiamano bomber fra di loro “senza apparenti meriti sportivi”, come recita il nome del gruppo di Facebook del momento. Quelli di “Chiamarsi bomber tra amici senza apparenti meriti sportivi” (qui c’è il link della pagina Facebook) stanno spaccando. Hanno quasi 65mila like, si nascondo dietro una foto di Bobo Vieri coi capelli ingellati e l’abito a righe e basta che postino un commento di poche righe su un bomber a caso per fare centinaia di condivisioni. I creatori del gruppo sono quattro – vivono a Stradella e sono spesso a Piacenza – e all’inizio pensavamo che dietro ci fosse la figura oscura di Ruggiero Rizzitelli o Roberto Murgita, oppure quella di un centravanti fallito del reality “Campioni”. Invece i fondatori di “Chiamarsi bomber” sono ragazzi con la passione per il pallone e per il “Figa Time”, in cui postano la foto di una donna con tutte le cose al posto giusto che abbia comunque una certa attinenza col mondo del calcio. Sul gruppo si trovano aforismi tipo “Messi e Bendtner da ieri hanno qualcosa in comune (in più). Messi ha vomitato durante Bolivia-Argentina per la nausea, Bendtner nel bar sotto casa sua per la sbornia”, oppure fotomontaggi e immagini divertenti. L’idea di creare il gruppo è nata osservando il tipico bomber di periferia, quello che segna cinque gol nel campionato dilettanti e nonostante tutto se la tira e si comporta come Mario Balotelli, quel personaggio unico che raccontiamo ogni lunedì nella nostra rubrica “Ciao bomber”. Qui alla Batusa siamo molto attenti ai nuovi fenomeni del web (oltre ai fenomeni che girano sul Corso coi calzettoni infilati dentro i pantaloni della tuta dell’Errea), così abbiamo bollato quelli di “Chiamarsi bomber” per un’intervista. Lo scambio di e-mail è iniziato così. Noi: “Ci diamo del tu?”. Loro: “No, diamoci del bomber”. Poi gli abbiamo inviato qualche domanda su bomber Camozzi e su Nicole Minetti.

Ciao bomber, venite spesso a Piacenza?
“Ciao bomber! Sì, ogni tanto facciamo un giro, magari nei fine settimana. Le serate al Caprice erano un must per noi. Anche in zona Piacenza ci siamo spesso goduti la nightlife: Avila, Comoedia…  Sempre presenti!
Ci hanno spifferato che volevate venire qui per il compleanno di Nicole Minetti al Comoedia. Vi interessano anche le sue bomber?
” Vi hanno spifferato giusto,volevamo venire ma l’evento mi pare sia stato qualche mese fa. Per motivi alcoolici non abbiamo potuto presenziare. La Minetti rappresenta i “Figa Time” che hanno avuto maggior successo. Gran bomberona!”.
A proposito di bomberoni: avete mai sentito parlare di bomber Camozzi?
“Camozzi? Ehm, onestamente no!”.
Peccato. Vi darebbe parecchi spunti. Comunque qui a Piacenza abbiamo avuto parecchi bomber, da Pippo e Simone Inzaghi fino a Gilardino, Moscardelli e Cacia. Chi è il più bomber?
 “I fratelli Inzaghi, sia per meriti calcistici ma soprattutto per la loro vita mondana che li fa rientrare nella categoria dei bomber! Una menzione ci vuole anche per Moscardelli,gran giocatore! Hubner poi è epico. Il livello di bomberaggine del Piacenza è sempre stato superlativo: speriamo torni al più presto ad alti livelli!”.
Venite a Piacenza anche per trovare l’ispirazione per la vostra rubrica sulle gnocche del calcio?
“Veniamo a Piacenza solo per quello…”.
Perché tutti in giro si chiamano bomber senza apparenti meriti sportivi?
“Il Bomber senza apparenti meriti sportivi è colui che si distingue dalla massa per i suoi comportamenti e il modo di fare. Solitamente è un giocatore di Terza categoria/Amatori che segna dai 3 ai 5 gol all’anno e si lamenta con i compagni di squadra dando a loro la colpa per le sue prestazioni mediocri. Lo si trova al bar più “in” del paese la domenica pomeriggio dopo la partita con tuta e cappellino della squadra all’orario dell’aperitivo atteggiandosi come Cristiano Ronaldo”.
Avete mai visto una partita del Piacenza al Garilli?
” Uno di noi ricorda con piacere un Piacenza-Chievo dove ebbe modo di vedere in una sola gara l’epico Tatanka Hubner e il “corroborante” mister Delneri”.
Grazie bomber.
“Ciao bomber!”.

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3 Comments on "CHIAMARSI BOMBER"

  1. Senza La Batusa e Chiamarsi Bomber le mie giornate sarebbero inutili.

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