Il 18 maggio la Nazionale Cantanti giocherà a Nibbiano, così ci è venuta un’idea: perché non convocare Daniele Ronda? Lo vediamo bene da centravanti, in coppia con Kekko dei Modà. L’unico problema è che magari chiama palla in dialetto, dato che ultimamente s’è un po’ fissato con le tradizioni e il folk. 

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Veder giocare Marco Masini a calcio vuol dire un po’ morire. Per non parlare degli stop di Alex Britti e dei colpi di tacco di Cesare Cremonini. Ma non è la tecnica quella conta: conta la solidarietà, e la Nazionale Cantanti ne è da sempre uno dei simboli (questo sembra l’attacco di un pezzo di Betty Paraboschi). Il 18 maggio alle 16 proprio la Nazionale Cantanti giocherà una partita di beneficenza sul campo di Nibbiano, dieci giorni prima della Partita del Cuore allo Juventus Stadium. Ancora non si sa da chi sarà composta la formazione, perché la squadra della Nazionale Cantanti varia di volta in volta, un po’ come l’Inter. Di sicuro ci sarà Enrico Ruggeri, che nella sua carriera ha accumulato abbastanza puntate di “Mistero” per tentare di dare una spiegazione su come faccia Gianni Morandi a giocare ancora a calcio. La partita sarà presentata domani alle 12,30 a Palazzo Mercanti, dove oltre al sindaco, Paolo Dosi, ci sarà lo stesso Ruggeri. Per piacentinizzare ancora di più l’iniziativa, però, ci è venuta un’idea: perché la Nazionale Cantanti non convoca Daniele Ronda? Non l’abbiamo mai visto giocare, ma fisicamente c’è tutto (l’unico problema è che magari chiama palla in dialetto, dato che ultimamente s’è un po’ fissato con le tradizioni e il folk). Lo vediamo bene da centravanti, magari in coppia con Kekko dei Modà. Uno alto e grosso che spizza palloni di testa e l’altro esile e rapido che s’infila nello spazio. Sarebbe una coppia d’attacco ben assortita, si scambierebbero il gel e un sacco di palloni, e sicuramente non avrebbero nulla da invidiare a Eros Ramazzotti e Biagio Antonacci. Quasi quasi domani andiamo a proporlo a Ruggeri.

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